Giovedì 8 Maggio, aggiornato alle 22:58

Denunciati due algheresi che pescavano “in notturna” ricci nell’area Marina Protetta di Capo Caccia

Denunciati due algheresi che pescavano “in notturna” ricci nell’area Marina Protetta di Capo Caccia

Il giorno 24 gennaio 2024, intorno alle ore 23.00, personale della Base Navale del Corpo Forestale di Alghero, durante un servizio notturno, individuava nei pressi di Cala Dragunara, all’interno dell’AMP di Capo Caccia – Isola Piana, due pescatori subacquei intenti al prelievo di ricci di mare con l’ausilio di bombole e fonti luminose.
Venivano subito riconosciuti in quanto entrambi già noti agli agenti forestali per i medesimi fatti.
Nonostante il tentativo di disfarsi di una parte del pescato rigettando a mare alcuni contenitori già colmi, gli agenti forestali riuscivano a recuperarli e sequestrare circa 2070 ricci di mare oltre alla bombola e alla restante attrezzatura utilizzata.
I due soggetti, entrambi di Alghero, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per pesca illegale praticata con mezzi non consentiti e in area vietata.
Tutti i ricci di mare sequestrati, ancora vitali, sono stati liberati a mare, sempre all’interno dell’AMP, con l’ausilio della motovedetta in uso alla Base navale di Alghero.
Tale Reparto è da anni impegnato nell’attività di vigilanza e prevenzione in materia di pesca illegale, finalizzata alla salvaguardia del’eco sistema marino con particolare attenzione all’Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana, Istituita dal Ministero dell’Ambiente nel 2002 e patrimonio di biodiversità.
 

Foto in copertina del rilascio dei ricci in mare

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