Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Impianto Eolico off shore – La LIPU si oppone ad una concessione demaniale di 270 km². il Cavo approda nella spiaggia e pineta di Cuguttu a Maria Pia ad Alghero

Impianto Eolico off shore – La LIPU si oppone ad una concessione demaniale di 270 km². il Cavo  approda nella spiaggia e pineta di Cuguttu a Maria Pia ad Alghero

Il Coordinatore regionale della LIPU Sardegna, Dottor Francesco Guillot, ha proposto una opposizione formale alla concessione demaniale marittima di una superficie di 270 km² per la durata trentennale richiesta dalla società Regolo Rinnovabili Srl di Milano, finalizzata alla realizzazione di un impianto eolico offshore galleggiante per l’installazione di 34 aereo generatori e una stazione di trasformazione galleggianti, ancorati al fondale, e relative connessione alla rete elettrica tra gli aerogeneratori, chiedendo altresì di intervenire nel procedimento,  ovvero la Lega Italiana Protezione Uccelli coordinamento regionale, intende intervenire nel procedimento in corso.

E’ del 14 gennaio l’opposizione contenuta in quattro cartelle dattiloscritte indirizzate alla capitaneria di porto di Porto Torres Sezione Demanio Al Ministero Dell’infrastrutture Della Mobilità Sostenibile Al Ministero Della Transizione Ecologica, L’assessore Regionale A Difesa Dell’ambiente All’assessorato Degli Enti Locali, È Ancora Ai Sindaci Di Cabras, Oristano, San Vero Milis, Riola Sardo, Narbolia, Cuglieri, Tresnuraghes, Magomadas, Bosa, Villanova Monteleone E Alghero.

La LIPU evidenzia nell’opposizione “la totale incongruenza dell’impianto eolico proposto con i principi generali e gli obiettivi dettati dal PNIEC, accertarne la incompatibilità con le linee di indirizzo contenute nelle recenti Strategie e Direttive Europee, evidenziare l’inesistenza (al momento) della Pianificazione dello Spazio Marittimo Italiano e denunciare la totale assenza di governance nell’ambito del settore riguardante l’installazione, la produzione, la gestione, il fabbisogno, il trasporto delle energie rinnovabili.
Le coste della Sardegna sono attualmente interessate da ben 17 progetti (9 impianti a sud, 4 a Nordest, 3 nella costa occidentale e 1 al centro del mar Tirreno) per la realizzazione di impianti eolici offshore. Di questi impianti 12 sono in fase di verifica di assoggettabilità a VIA (PNIEC-PNRR), mentre per gli altri 5 sono state avanzate le richieste di concessione demaniale marittima. In totale si arriverebbe alla installazione di 926 aerogeneratori offshore per una potenza complessiva di 14.976 MW! Una potenza pari al 90% di quella prevista lungo l’intero perimetro delle coste italiane e quadruplicata rispetto alle informazioni fornite da TERNA poco più di un anno fa. Oltre a ciò all’esame della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente (CTVIA) e presso gli uffici Valutazione Impatti dell’Ass.to Reg.le all’Ambiente sono state presentate richieste per ulteriori 50 impianti eolici onshore da ubicare in Sardegna (2.747 MW) e 157 richieste per impianti fotovoltaici per una potenza di circa 4.464 MW. Nell’ipotesi che tutti questi impianti venissero autorizzati e realizzati si avrebbe una nuova potenza disponibile da FER di 22mila MW che sommata a quella degli impianti di energie rinnovabili attualmente in esercizio consentirebbe alla Sardegna di superare l’esorbitante potenza di 25mila MW, che produrrebbero oltre 43mila GWh/anno, a fronte di un fabbisogno per l’isola inferiore ai 9mila GWh/anno. Una quantità di energia tecnicamente non assorbibile dalla malconcia rete elettrica sarda, e tantomeno esportabile tenendo conto che il Tyrrhenian Link è ancora in fase progettuale.

Si legge ancora : Che, per quanto riguarda la richiesta di concessione marittima per il progetto Regolo non sono ben definiti i confini a sud in quanto si fa riferimento “all’Isola di Cabras” che con tale nome non esiste sulle carte geografiche in quanto al Comune di Cabras appartengono due isole cioè lo scoglio del Catalano con relativo faro e l’Isola di Mal di Ventre. L’affermazione contenuta nella relazione faunistica allegata al progetto, secondo la quale “ dall’analisi con la mappa delle rotte principali migratorie si può affermare che l’impianto è collocato al di fuori delle rotte principali migratorie dell’avifauna non interferendo con esse e perciò non presenta una minaccia per la possibile collisione degli uccelli con le turbine installate” non corrisponde alla realtà.

In riferimento poi al percorso del cavo sottomarino, che in prossimità della costa, con punto di approdo in corrispondenza della spiaggia e pineta di Cuguttu ( Maria Pia ) di Alghero, incontrerà la prateria di Poseidonia, non risultano nel progetto i metodi di posa ed eventuali sistemi di mitigazione.
Per questi motivi, oltre il sensibile impatto ambientale, assolutamente tuttora non valutato, sarebbe oltremodo assurdo vincolare una così ampia estensione di aree demaniali, di mare territoriale e d’interesse nazionale per così lunghi termini temporali (30 anni) in assenza di qualsiasi autorizzazione per la realizzazione e la gestione della progettata centrale eolica off shore, in violazione dell’obbligo di congrua motivazione vigente per qualsiasi atto amministrativo
.

La LIPU argomenta la sua opposizione, e nel mentre assistiamo attoniti all’aggressione in cui è sottoposto il nostro territorio , tanto da farlo ipotizzare e trasformarlo in piattaforma  energetica

LEGGI  IL  TESTO         Opposizione concessione-signed

nella foto di copertina la spiaggia di Cuguttu –  Maria Pia ad Alghero

 


Condividi:


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi