Nel SIN Porto Torres un parco fotovoltaico dell’Eni: l’impianto potrà produrre 31 megawatt. Il parco fotovoltaico si estende per 57 ettari con 83.000 moduli installati e oltre 500 km di cavi solari. l’investimento ammonta a 25 milioni di euro.
Lunedì mattina alle 11.30 i rappresentanti di Eni e Eni New Energy hanno presentato e inaugurato il nuovo parco fotovoltaico di Porto Torres, della capacità di 31 megawatt, realizzato su aree di Eni Rewind, società ambientale di Eni all’interno del Sito di Interesse Nazionale. I Sin, spiega l’ISRA, sono quelli che ai fini della bonifica sono individuati per quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, hanno rilievo nell’impatto sull’ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico.
In Sardegna ci sono due S.I.N.: quello del Sulcis-Iglesiente-Guspinese attualmente esteso 32.416 ettari a terra e 19.751 ettari a mare, l’altro delle Aree industriali di Porto Torres attualmente esteso 2.748 ettari a terra e 1.874 ettari a mare. Secondo il Rapporto I.S.P.R.A. (2018), nel S.I.N. del Sulcis-Iglesiente-Guspinese il piano di caratterizzazione è stato effettuato sia a terra che a mare per il 48% dell’estensione, mentre il progetto di bonifica/messa in sicurezza è stato approvato solo per il 9% per l’area a terra e il 10% per l’area a mare, ma gli interventi sono stati effettuati soltanto per l’8% per l’area a terra e il 6% per l’area a mare. Nel S.I.N. delle Aree industriali di Porto Torres il piano di caratterizzazione è stato effettuato per il 71% delle aree a terra e per il 72% delle aree a mare, mentre il progetto di bonifica/messa in sicurezza è stato approvato solo per l’ 8% per l’area a terra e il 72% per l’area a mare, ma gli interventi sono stati effettuati soltanto per 12% per l’area a terra e il 2% per l’area a mare.
In questo contesto – il SIN di Porto Torres per il quale si auspica una nuova era attraverso le bonifiche ambientali – si inserisce il progetto di campo solare di Eni New Energy con una produzione annua attesa dell’impianto, di 50 gigawattora, di cui circa il 70 per cento sarà autoconsumata dalle utenze connesse alla rete di Versalis. L’impianto è al momento il più grande realizzato nell’ambito del progetto Italia avviato da Eni nel 2016 ed è il secondo realizzato dalla società in Sardegna, dopo quello ad Assemini.
Il progetto -afferma l’Eni- riguarda tutto il territorio nazionale, ed ha come obiettivo la riqualificazione e il riutilizzo di aree industriali proprie per la realizzazione di impianti di produzione da energia da fonte rinnovabile, in coerenza con la strategia di Eni di transizione energetica e con gli obiettivi del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima. La capacità fotovoltaica installata dall’Eni sale così a oltre 80 megawatt su 13 impianti in cinque Regioni.
Nell’ambito del progetto del parco fotovoltaico all’interno del Sin di Porto Torres sono previste diverse opere di compensazione che includono interventi di natura energetica e ambientale da realizzarsi nel territorio comunale di Porto Torres, tra cui l’illuminazione del Borgo di Cala d’Oliva sull’Isola dell’Asinara. Altra notizia, emersa durante la visita sul campo nei 57 ettari di pannelli solari, è che è in programma la realizzazione di un impianto eolico e di accumulatori. Una soluzione, molto importante in quanto integrerà diverse fonti rinnovabili non programmabili che grazie all’accumulo diventano una produzione costante e certa nell’arco del 24 ore. Auspico sollecitato da Terna per garantire stabilità al sistema elettrico di distribuzione. Se gli impianti fotovoltaici non sono una novità, l’evoluzione per le rinnovabile, è sicuramente l’integrazione tra diverse fonti e i sistemi di accumulo. Così inizia il futuro.
La foto scattata durante l’inaugurazione è emblematica: sul parco fotovoltaico incombe la torre/ciminiera della centrale a carbone di Fiume Santo. Confronto/scontro tra passato e futuro.