Il testo era finito nella bufera fra ambientalisti e governo regionale, un punto a favore dell’Assessore Erriu.
Il Consiglio dei ministri ha deciso di non impugnare la legge sul turismo, approvata dal Consiglio regionale alla fine di luglio. Il testo era finito nella bufera perché tra l’altro prevedeva la possibilità di incrementare il numero di case mobili nei campeggi. In altre parole in un campeggio con 800 persone potranno essere realizzate fino a 135 case mobili. In precedenza la quota massima era il 25 per cento. La norma era stata contestata subito dagli ambientalisti. Anche perché la maggior parte delle case mobili finiscono in aree pregiate e sensibili a pochi metri dalla spiaggia. La polemica era subito diventata politica, con la promessa da parte della giunta e del Consiglio di ridurre la percentuale nella prossima legge urbanistica. Ora però il governo ha dato comunque il via libera, nonostante le critiche sollevate a suo tempo dal soprintendente regionale ai beni culturali Fausto Martino e dalla sottosegretaria Borletti su alcune scelte urbanistiche della Regione. E proprio quelle due prese di posizione avevano scatenato poco dopo la dura reazione del governatore Pigliaru e dell’assessore regionale all’urbanistica Erriu, con altrettante lettere indirizzata al ministro Franceschini, e del Pd regionale, con una mozione in difesa delle prerogative della Sardegna.
Fonte la Nuova