Ora la Giunta Pigliaru si difende dalle accuse gravi della sottosegretaria ai Beni Culturali . Ecco il contenuto della lettera spedita a Roma al Premier Gentiloni:
“Ormai è scontro aperto: la Regione contro il Governo, contro dichiarazioni considerate offensive e ingenerose rispetto a un impegno costante nella tutela dell’ambiente. Un malumore crescente che ha indotto il governatore Francesco Pigliaru a rivolgersi direttamente al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni con una lunga lettera. La polemica è nata in seguito all’impugnazione da parte del Consiglio dei ministri della leggina urbanistica, quella chiamata omnibus o delle manutenzioni. Il governo ha impugnato il testo contestando in particolare la parte relativa alla normativa sugli usi civici, nella quale la Regione non avrebbe previsto e messo nero su bianco la copianificazione con lo Stato. Ma al di là dell’impugnazione, giudicata ingiusta da parte del governatore Pigliaru, a suscitare reazioni molto vivaci sono state le dichiarazioni del sottosegretario ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni: nell’esprimere condivisione rispetto all’impugnazione il sottosegretario aveva detto che nonostante «la discontinuità politica che ha visto passare la Sardegna dalla giunta Cappellacci (centrode- stra) a quella attuale guidata da Pigliaru (centrosinistra) forse conta più il cemento che i partiti di riferimento» Dichiarazioni pesanti alle quali Pigliaru, nella lettera a Gentiloni, risponde in maniera altrettanto dura. Il governatore esprime “profondo disappunto” rispetto alle dichiarazi della sottosegretaria che “non solo interviene scompostamente nel merito di scelte operate dalla Giunta e dal Consiglio Regionale nel pieno esercizio delle funzioni”, ma in più travisacompletamente” il significato e gli effetti di norme che “al contrario di quanto incautamente affermato, non fanno che confermare la necessità di copianificare con lo stesso Mininistero in materia di usi civici. Voler suggerire a noi sardi scrive Francesco Pigliaru , i primi in Italia a conformarsi al Codice Urbani, il valore intrinseco del paesaggio e l’esigenza della sua tutela anche come investimento economico, più che una offesa non giustificata è una poco gradevole esibizione di ignoranza del contesto. Un minimo, doveroso, studio dei testi normativi esitati dal Consiglio regionale – si legge – avrebbe dunque evitato alla Sottosegreta- ria inappropriati riferimenti al cemento e al paesaggio quale ‘vuoto a perdere’. Nulla di tutto ciò è contenuto nelle norme della legge in oggetto, come qualunque lettore scevro da pregiudizi può verificare”. Il presidente Pi- gliaru prosegue definendo grave “l’aver stabilito arbitrariamente una continuità tra le politiche in materia urbanistica della precedente Giunta di centrodestra e la attuale” e ricordando come tra i primi atti di questa legislatura “siano proprio la revoca e l’annullamento della revisione del Ppr e l’abbandono del disegno di legge urbanistica introdotti dal precedente Governo regionale poco prima delle elezioni”.
Infine Pigliaru sottolinea come a fronte di un impegno ricevuto da parte della Sottosegretaria per un lavoro comune con gli uffici regionali per la costruzione condivisa delle necessarie soluzioni “non seguirono i fatti, ma anzi affermazioni destituite di fondamento e lesive della onorabilità politica della Giunta che presiedo. Affermazioni che mi auguro la Sottosegretaria vorrà rapidamente correggere”. Il presidente Pigliaru conclude chiedendo al presidente Gentiloni “un autorevole intervento affinché il confronto tra Stato e Regione, nel rispetto delle reciproche posizioni, rientri nell’alveo di una corretta, seppur franca e diretta, dialettica istituzionale, lontana dai toni gridati e da giudizi scomposti esposti a mezzo stampa”
Fonte foto: sito della regione Sardegna