“Continuità territoriale, noi ci crediamo”
Siamo la classe III A del Liceo Scientifico E. Fermi di Alghero e stiamo dedicando il nostro tempo al progetto Asoc riguardante le problematiche inerenti alla continuità territoriale aerea sarda. I nostri obiettivi sono il consolidamento e la corretta attuazione della già esistente legge sulla continuità territoriale aerea ed arrivare ad un eventuale potenziamento che possa includere anche i porti.
Per approfondire la tematica abbiamo deciso di convocare degli esperti, quali l’onorevole A. Attili, ideatore della legge originale (art. 46 144/99) e il dott. U. Borlotti, ex presidente della SOGEAAL. L’incontro si è tenuto nell’auditorium scolastico in data 14/01/22, nel quale abbiamo ricevuto delucidazioni sull’argomento non facilmente reperibili, inoltre si è aperto un dialogo che ci ha fornito una visione più ampia sulla tematica.
Il risultato dell’incontro è stato fortemente positivo in quanto siamo riusciti ad interloquire in maniera efficace ed entusiasmante con gli esperti, Questa esperienza ci sarà estremamente utile anche per lo svolgimento del nostro progetto.
Ecco di seguito degli estratti dell’ intervista avvenuta nell’ auditorium del liceo riguardante il problema della continuità territoriale. Le domande sono state preparate da noi studenti.
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Quale compagnia ha più probabilità di succedere a Volotea?
Borlotti:
Lo scenario dei vettori è drammatico. In Italia non esistono vettori nazionali, se non una compagnia che si spera resista, ovvero Ita. Volotea a mio avviso si è inserita nella continuità non per asservire le esigenze dei residenti in Sardegna, ma per i suoi interessi economici su Fiumicino e Linate: questo era il suo obiettivo. Essere una compagnia privata e low cost, è questa la sua strategia.
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Chi potrebbe trarre vantaggio dai voli da e per la Sardegna?
Attili:
La questione la si deve legare alla Sardegna. Vi è potenzialità turistica, abbiamo provato ad aiutare, a metterci insieme per diventare un soggetto attivo. Ognuno si muove con la sua logica, con i suoi progetti. La questione è stata lasciata andare senza nessun impulso. Oggi la situazione del trasporto aereo non è più quella di 15 anni fa. La legge prevedeva finanziamenti pubblici fino al 2016, statali, che compensano le eventuali perdite di volo. Su ogni vendita il vettore guadagna l’8% con il finanziamento pubblico si pareggia e si garantisce un guadagno. Ecco perché i vettori hanno sempre volato. Avevamo 18 voli nei primi periodi della continuità territoriale in alta stagione, ciò che mancava è stata la risposta organizzata degli operatori turistici, non siamo riusciti a mettere in sintonia questi due mondi .
Borlotti:
Il trasporto aereo non è un servizio pubblico. Il vettore è un privato e fa le sue strategie per guadagnare. L’altro mondo è quello dei residenti che ha bisogno di certezze, prezzi bassi e voli in certi orari. Il vettore punta al guadagno e non guarda ai bisogni dei cittadini.
Questa è solo una piccola parte dell’ intervista.Nel caso siate interessati alla lettura della trascrizione dell’intervista integrale potete visionarla sul blog all’indirizzo: oltrenuvole.wixsite.com/website