Ora è certo, da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari è stata avviata una indagine al fine di acquisire la documentazione che riguarda il procedimento dell’intervento nell’ex postazione anti aerea Batteria SR 413 di Punta Giglio. E la conferma che sull’intervento in corso ci sia un’indagine, lo si è potuto appurare stamattina quando sul compendio di Punta Giglio, sono salite non meno di una ventina di persone. Sono quelle, operanti in uffici o Enti, che a vario titolo si sono pronunciate per rilasciare l’autorizzazione al recupero e alla rifunzionalizzazione dell’ex caserma. Almeno tre ore e mezza sul compendio, carte alla mano, foto filmati e tutto quanto possa servire per procedere speditamente nell’indagine della Procura della Repubblica di Sassari.
La conferma che stamattina a Punta Giglio c’è stato un sopralluogo ci viene confermato dalla stessa società che sul compendio sta lavorando per il recupero della struttura. Un sopralluogo programmato in loco con funzionari e dirigenti che a vario titolo entrano nel procedimento amministrativo di autorizzazione. Come intuibile nulla è trapelato, ma tre ore e mezza di sopralluogo indicano che ci sono stati riscontri, carte alla mano.
Ora nell’interesse di tutti, si spera che l’attività investigativa si esplichi tempestivamente, ed è indubbio che il pronunciamento sarà definitivo, perché la chiamata della magistratura a dirimere un contenzioso molto articolato e molto tecnico, con tante amministrazioni coinvolte ognuna per propria competenza in materia, è come ribadito in altre circostanze, l’ultima ratio.