“Siamo sconcertati. Anzi, indignati.
La gestione dell’emergenza legata alla Dermatite Nodulare Contagiosa dei Bovini da parte dell’Assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, ha assunto contorni inaccettabili. Un muro di silenzio, totale assenza di informazione trasparente, nessuna condivisione delle strategie e — fatto ancor più grave — l’esclusione sistematica delle associazioni agricole indipendenti, come il Centro Studi Agricoli, dai tavoli informativi e decisionali, incluso quello odierno (2 luglio 2025).
Ci chiediamo:
Cosa si vuole nascondere?
Quali sono le reali intenzioni?
Perché si evita il confronto aperto e la trasparenza?
La risposta ci appare chiara: una gestione verticistica, calata dall’alto, con il concreto rischio di imporre misure dannose — come vaccinazioni a tappeto e inutili blocchi burocratici — senza ascoltare il mondo reale delle aziende.
Diciamo un secco NO a ogni forma di imposizione indiscriminata e priva di dibattito.
Diciamo un secco NO a una logica di potere che esclude e marginalizza chi, come noi, lavora ogni giorno per tutelare gli allevatori.
Il Centro Studi Agricoli è un’associazione libera, indipendente e rappresentativa di migliaia di aziende sarde. Non siamo né subalterni né silenziosi.
E non faremo sconti a nessuno — tantomeno all’Assessore Bartolazzi, che continua a ignorare il dovere istituzionale del dialogo.
Annunciamo fin da ora che il Centro Studi Agricoli intraprenderà un’azione pubblica, decisa e trasparente, con un solo obiettivo:
Difendere gli interessi e i diritti delle aziende zootecniche sarde.
Chiediamo la convocazione urgente di un tavolo tecnico pubblico e aperto, con la partecipazione di tutte le realtà agricole, per definire misure basate sulla scienza, sul buonsenso e sul rispetto degli allevatori, non su diktat unilaterali.
Chi lavora ogni giorno in campagna ha diritto alla verità, al rispetto e alla partecipazione.
Non ci fermeremo.
Non ci faremo mettere all’angolo.
Centro Studi Agricoli