Venerdì 18 Luglio, aggiornato alle 19:09

Turismo Sardegna, Rosciano (Federazione FARE) replica a Manca: «Da Federalberghi sterili piagnistei. L’extralberghiero ha vent’anni di sviluppo»

Turismo Sardegna, Rosciano (Federazione FARE) replica a Manca: «Da Federalberghi sterili piagnistei. L’extralberghiero ha vent’anni di sviluppo»

«L’extralberghiero esiste ovunque si possa fare ospitalità: è questo che fa la differenza». Così Elia Rosciano, presidente della Federazione nazionale FARE, replica alle dichiarazioni del presidente di Federalberghi Sardegna Paolo Manca, rilasciate nei giorni scorsi alla stampa.

 

«L’intervista a Manca – osserva Rosciano – conferma, purtroppo, la cifra ricorrente della narrazione di Federalberghi: una volontaria ignoranza del settore. Dire che l’extralberghiero “sta finalmente emergendo grazie alla regolarizzazione del CIN” è un’affermazione che nega oltre vent’anni di legislazione e sviluppo. L’extralberghiero è una realtà strutturata e consolidata del turismo italiano, portata avanti da gestori e locatori competenti, tutt’altro che improvvisati, che hanno contribuito a far scoprire città, quartieri e borghi molto più di quanto possano fare mille hotel».

 

Secondo Rosciano, è altrettanto «patetico» affermare che solo l’alberghiero genererebbe indotto attraverso assunzioni e ristrutturazioni. «Anche le abitazioni necessitano manutenzione, gestione, cura degli ospiti. Basti pensare che un B&B, con le sue due camere e mezzo di media, impiega spesso più personale – o più ore di lavoro – rispetto a un albergo, dove le cameriere ai piani gestiscono fino a 12 camere ciascuna. I numeri parlano chiaro: l’extralberghiero contribuisce in maniera significativa all’economia e all’occupazione, ma viene ignorato solo perché non rientra nello schema ottocentesco dell’impresa».

 

«Federalberghi – conclude il presidente di FARE – dovrebbe smetterla con gli sterili piagnistei e cominciare a guardare il turismo per ciò che è oggi: un sistema complesso e dinamico, che ha bisogno di formazione, aggiornamento e visione. Continuare a giudicare tutto ciò che non rientra nel modello alberghiero come marginale o irregolare non solo è sbagliato, ma è anche un danno per tutto il comparto. Se davvero vogliamo costruire un futuro per il turismo italiano, servono nuove alleanze, non vecchie gerarchie».

 

L’origine del dibattito

La replica di Elia Rosciano arriva dopo le affermazioni di Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna, che in un’intervista a La Nuova Sardegna ha ribadito una visione fortemente critica nei confronti del comparto extralberghiero. «L’evoluzione del mercato ha portato alla luce l’extralberghiero, che finalmente sta emergendo grazie alla regolarizzazione con l’introduzione del CIN», ha affermato Manca, sottolineando come le locazioni brevi «usino la forza turistica della destinazione senza dare niente in cambio». Pur riconoscendone il ruolo, Manca auspica che «nel giro di qualche anno ci sarà una professionalizzazione di queste attività», dichiarando che «finirà il modello speculativo. Semplicemente perché non sarà più sostenibile».

 

Le attività della Federazione FARE

FARE rappresenta oggi le associazioni e gli operatori del settore extralberghiero. Promuove la formazione, il confronto con le istituzioni, l’educazione al rispetto delle norme e la diffusione di una cultura dell’accoglienza responsabile.

 

La Federazione ha contribuito attivamente ai tavoli di lavoro sul Codice Identificativo Nazionale, ha sollecitato la digitalizzazione dei processi (come il Cruscotto Operatori), e chiede da tempo che una parte del gettito dell’imposta di soggiorno venga reinvestita in servizi per i cittadini e per i territori, a vantaggio di tutti gli attori dell’ecosistema turistico. Tra le azioni più significative, la recente vittoria al TAR del Lazio contro la circolare del Ministero dell’Interno che imponeva il check-in obbligatorio in presenza: un provvedimento che la Federazione ha ritenuto sproporzionato rispetto all’uso delle tecnologie per l’identificazione sicura. La sentenza ha confermato la fondatezza delle ragioni sostenute da FARE.

 


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