Venerdì 18 Luglio, aggiornato alle 19:09

Studente minorenne in classe portando con una pistola giocattolo, deferito da CC alla Procura della Repubblica

Studente minorenne  in classe portando con una pistola giocattolo, deferito da CC alla Procura della Repubblica

Durante la trascorsa settimana, i Carabinieri della Compagnia di Ozieri hanno segnalato alla Procura
della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Sassari uno studente minorenne che si era
recato in classe portando con sé una pistola giocattolo.
Nella circostanza i Carabinieri sono stati allertati dai docenti, decisamente preoccupati per
l’incolumità degli altri studenti affidati alla loro custodia, poiché si erano resi conto che un alunno
aveva con sé un oggetto del tutto simile ad una pistola.
I militari dell’Arma giunti presso un Istituto Scolastico sito in uno dei Comuni del Monteacuto
trovavano effettivamente il giovane in possesso di una pistola giocattolo che era stata indebitamente
privata dell’occlusione della canna colorata di rosso, in tal modo l’oggetto in questione – pur
rimanendo inoffensivo – avrebbe potuto ingenerare timore e creare non pochi problemi alla serenità
dell’istituto scolastico.
La riproduzione è stata quindi sequestrata in quanto priva del previsto tappo di colore rosso mentre il
ragazzo, dopo essere stato affidato ai genitori, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Sassari.
L’accaduto ha generato non poco stupore e preoccupazione e l’Arma dei Carabinieri della Provincia
di Sassari proseguirà la campagna di sensibilizzazione avviata da inizio anno in favore dei più giovani
al fine di chiarire i rischi derivanti dal vezzo di portare al seguito coltelli a serramanico, armi
giocattolo prive del tappo rosso o altri strumenti che, se impropriamente utilizzati, potrebbero recare
offesa alla persona, infatti comportamenti simili, che potrebbero apparentemente apparire semplici
“bravate”, al compimento dei 14 anni sono da considerarsi concrete violazioni delle norme in vigore
che, per tali condotte, prevedono severe pene.

Per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini
sarà definitivamente accertata solo se interverrà sentenza irrevocabile di condanna

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