Il Centro Studi Agricoli martedì 3 Giugno 2025 ore 11 a Campanedda salone parrocchiale, ha convocato una riunione generale degli agricoltori della Nurra non solo per presentare e discutere una proposta elaborata dal CSA per indennizzare gli agricoltori a cui quest’anno è stato vietato coltivare Angurie, Meloni, mais, sorgo e altre colture, ma verrà presentata anche una proposta sempre elaborata dal Centro Studi Agricoli per un piano agricolo NURRA 2025/2030 che guardi al futuro tenendo conto dei cambiamenti climatici, affermano Tore Piana e Stefano Ruggiu.
Adattamento climatico, innovazione idrica e rigenerazione agronomica
Il territorio della Nurra, nel nord-ovest della Sardegna, è storicamente una delle aree agricole più vocate dell’isola, grazie alla sua estensione, a migliaia di ettari irrigui del Consorzio Bonifica della Nurra, fertilità potenziale e vicinanza ai mercati. Tuttavia, negli ultimi anni, è stato fortemente colpito dai fenomeni legati al cambiamento climatico, alla crisi idrica, al degrado del suolo, alla frammentazione della proprietà e alla mancanza di una programmazione agronomica coerente.
Il Centro Studi Agricoli, in qualità di associazione agricola libera e indipendente, propone un Piano Strategico per la Nurra articolato in azioni concrete, sostenibili e adattabili, per rilanciare la produttività agricola dell’area e rafforzare la resilienza degli imprenditori agricoli.
Obiettivi del piano
• Aumentare la resilienza climatica delle aziende agricole.
• Ottimizzare e diversificare le risorse idriche.
• Migliorare la fertilità e la rigenerazione del suolo con utilizzo di sementi più adatti.
• Favorire l’innovazione agronomica e tecnologica.
• Promuovere una filiera locale integrata e competitiva.
. Integrare sistemi di produzioni energetica agrovoltaico, limitata e in armonia con paesaggio atta a produzioni orticole e ad alto reddito.
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Azioni strategiche consigliate
1. Piani irrigui di comunità
• Promozione di sistemi irrigui collettivi tra più aziende agricole.
• Investimenti in reti di microirrigazione, sensori e vasche di raccolta.
• Collaborazione con consorzio di Bonifica della Nurra per la manutenzione delle infrastrutture e della nuova programmazione irrigua .
2. Uso esteso di acque depurate e trattate
• Utilizzo dell’invaso del Cuga ai soli fini irrigui a partire dal 1 Gennaio 2027 con l’obiettivo strategico di stoccare le acque reflue depurate provenienti dall’impianto di Sassari per un periodo di 12 mesi all’anno (anziché i soli 3 mesi attualmente sfruttabili).
La capienza dell’invaso, pari a 34 milioni di metri cubi, consentirebbe l invaso di circa 12 milioni di Metri cubi acqua depurata e la messa a regime stabile di una risorsa idrica alternativa, sicura e pianificabile, in grado di coprire un fabbisogno agricolo pluriennale anche in scenari di scarsità climatica.
• Il Centro Studi Agricoli chiede che la Regione Sardegna intervenga con decisione per:
• Riportare il bacino del Cuga a scopi esclusivamente irrigui, liberandolo da vincoli secondari e riassegnandogli un ruolo strategico per l’agricoltura.
• Finanziare con urgenza la riparazione delle condotte consortilidel Consorzio di Bonifica della Nurra, oggi in molte parti fatiscenti o soggette a perdite.
• Coordinare un’azione integrata tra i sindaci dei comuni di Sassari, Alghero, Porto Torres, Olmedo, Uri, Ittiri e Usini, dove si registrano gravi perdite idriche lungo la rete infrastrutturale.
Serve un tavolo operativo intercomunale per definire priorità, investimenti e progettualità condivise.
• Avvio di protocolli di sicurezza e qualità per l’uso agricolo delle acque reflue.
• Concimazioni localizzate integrate all’irrigazione con acque trattate.
. Sottoscrizione di un accordo con la Termo Centrale di Fiume Santo per eventuale utilizzo in emergenza dell’acqua dissalata prodotta dalla stessa termocentrale.
3. Riconversione colturale programmata
• Abbandono graduale delle colture ad alto fabbisogno idrico o non più redditizie.
• Introduzione di specie resistenti alla siccità (es. grani duri antichi, leguminose, olivo, piante officinali, girasole e oleoginose in funzione della vendita dei prodotti alla chimica verde di Porto Torres, come da impegni a suo tempo sottoscritto con il Governo Nazionale..
• Programmi pluriennali di rotazione colturale.
4. Digitalizzazione e agricoltura di precisione
• Introduzione di strumenti digitali per la gestione delle colture, dell’irrigazione e della nutrizione.
• Accesso agevolato a droni, satelliti, mappe di vigore, sensori per il suolo.
• Formazione mirata per gli operatori agricoli da parte dell’agenzia Laore Sardegna .
5. Recupero della fertilità e rigenerazione dei suoli
• Adozione di tecniche conservative: inerbimenti, cover crop, sovescio, compostaggio.
• Riduzione del compattamento tramite tecniche di minima lavorazione.
• Analisi periodiche dei suoli e piani di fertilizzazione sostenibili,attuati da Agenzie Laore Sardegna.
6. Formazione, assistenza e rete tecnica permanente
• Creazione di un presidio tecnico permanente dell’Agenzia Laore Sardegna nella Nurra.
• Attivazione di sportelli informativi, workshop e dimostrazioni in campo.
• Partenariato con università, istituti agrari, agrotecnici locali.
7. Filiera locale e mercati premium
• Costruzione di una filiera agroalimentare a km 0, con valorizzazione dei prodotti locali.
• Accesso a marchi di qualità, certificazioni ambientali e mercati esteri selezionati.
• Promozione di accordi tra produttori, trasformatori e ristorazione locale.
8. Accesso a fondi e programmi europei
• Assistenza per la partecipazione a bandi CSR, PNRR, LIFE, Horizon e fondi diretti UE.
• Supporto tecnico per giovani imprenditori e aziende multifunzionali.
• Costituzione di reti di imprese e partenariati locali per accedere a risorse condivise.
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Ruolo del Centro Studi Agricoli
Il Centro Studi Agricoli si propone come facilitatore neutrale tra agricoltori, enti pubblici, istituti di ricerca e stakeholders locali, con i seguenti impegni:
• Elaborazione di dati, report e studi applicati al territorio della Nurra.
Conclusioni
Il futuro dell’agricoltura nella Nurra dipenderà dalla capacità di affrontare le sfide attuali con strumenti nuovi, scelte coraggiose e una forte coesione tra gli attori del territorio. Il Centro Studi Agricoli lancia un appello alle istituzioni, ai consorzi, alle cooperative e agli imprenditori agricoli affinché questa transizione possa avvenire in modo coordinato, giusto e duraturo.
Senza acqua non c’è agricoltura, e senza agricoltura non c’è Nurra.
Campanedda 3 Giugno 2025
Il Direttivo e il Presidente Centro Studi Agricoli, Firmato Tore Piana Stefano Ruggiu