Domenica 20 Luglio, aggiornato alle 7:54

VIDEO – Acquisito il compendio di Punta Giglio con i soli voti dei Consiglieri della maggioranza. Opposizione fuori dall’aula. Scoppia una grana politica

VIDEO – Acquisito il compendio di Punta Giglio con i soli voti dei Consiglieri della maggioranza. Opposizione fuori dall’aula. Scoppia una grana politica

Ieri il Consiglio Comunale di Alghero ha votato l’acquisizione di 197 ettari di Foresta nel compendio di Punta Giglio. Dopo il voto favorevole dell’Assemblea del Parco , a villa Maria Pia ieri sera il consiglio comunale era chiamato a pronunciarsi . Quasi quattro  ore di dibattito e monumenti di tensione e scontro politico come intuibile fra maggioranza e opposizione, dove le distanze si sono mantenute sino allo strappo del centrodestra che ha abbandonato l’aula prima del voto.

L’acquisizione dell’area è stata votata dalla sola maggioranza con 14 voti favorevoli, ovvero tutti i presenti. Ed ecco di cosa si tratta.

Nel mese di Agosto dello scorso anno è stato approvato e pubblicato dall’Assessorato della difesa dell’ambiente l’avviso rivolto ad enti e amministrazioni pubbliche, compresi gli enti gestori di aree naturali protette, quali parchi regionali e Aree marine protette, interessati dalla gestione o presenza del proprio territorio di competenza di siti della rete natura 2000, ricadenti in area sic ZSC e ZPS. La dotazione finanziaria a disposizione era pari a 20 milioni provenienti dalla dotazione del programma regionale PR Sardegna, FSR 2021-2027, con obiettivo specifico di “rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità e le infrastrutture verdi, anche nelle aree urbane, e ridurre tutte le forme di inquinamento compresa la tutela il ripristino ad uso sostenibile dei siti natura 2000”.

il Parco Regionale di Porto Conte ha aderito al bando, e con propria progettualità ha intuito di portare a casa la quota massima,  ovvero 2 milioni di euro.  Di questa quota il 10% si poteva destinare all’acquisto di aree per rafforzare biodiversità e rafforzare la protezione. Ne è scaturita una quota di 200.000 €, che il Parco di Porto Conte ha messo in disponibilità sul tavolo, la restante quota doveva essere in capo al Comune di Alghero con ipotesi, persino, nella stesura degli atti di vedere la presenza di due proprietari dell’area  ovvero il Parco di Porto Conte e il Comune di Alghero.

Ieri in aula il progetto è stato ripresentato, alla presenza dei Dirigenti del settore demanio, di funzionari del Parco Regionale di Porto Conte che hanno seguito i lavori dell’aula. Presenti in aula tutti gli Assessori, Maria Grazia  Salaris, Raffella Sanna, Roberto Corbia, Francesco Marinaro e Raniero Selva.

Il compito di spiegare la portata del progetto è toccato all’assessore Enrico Daga che si è assunto l’onere di tenere in piedi i fili di un ragionamento con la proprietà,  persino quando si sono raggiunti toni polemici e incomprensioni vicine alla rottura.

Enrico Daga ieri in aula si è servito persino della proiezione di slide per rendere comprensibile a tutti l’argomento e i risvolti procedurali. Lo ha  fatto persino con toni enfatici poiché fermamente convinto che quella terrazza che guarda le Baleari che passa di mano, diventa pubblica, diventa destinataria di progetti di bonifica ambientale e di valorizzazione, che diventeranno una risorsa per la collettività.

Ieri si è acquisito un compendio immobiliare di straordinaria importanza sul piano ambientale-  si è detto in aula – classificato ai massimi livelli di pregio ambientale dalle istituzioni europee,  ed è proprio questo il tema seguito e difeso da tutta la maggioranza in modo compatto. In suo sostegno hanno parlato Luca Madau,  ieri nelle vesti di capogruppo del Partito Democratico, Giusy Piccone in rappresentanza del M5S, Gianni Martinelli, portavoce della lista civica Noi riformiamo Alghero, e poi Marco Colledanchise che,  con il suo intervento, appassionato ed efficace, è riuscito persino a ricucire la frizione che nei giorni scorsi lo ha visto protagonista.

“Lo facciamo perché vogliamo investire su qualcosa che rimarrà ai nostri figli, toglierlo alla speculazione, e soprattutto indirizzarlo verso progettualità finalizzate al recupero e al rispetto della biodiversità che a Punta Giglio praticamente è dentro uno scrigno.

Ieri la maggioranza nel suo procedere compatta, convintamente a favore del progetto, ha dato prova di voler dar seguito a quanto contenuto nel programma, di fatto cercando persino una cucitura fra città, mondo ambientalista, e Parco Regionale di Porto Conte, nei mesi scorsi arrivato ai minimi storici.

ieri in aula dei banchi dell’opposizione sono echeggiati soprattutto tutti i dubbi che da tempo Marco Tedde, Giovanna e Caria e Michele Pais e Alessandro Cocco, mettono in evidenza.

Nel mirino una procedura amministrativa, compresa la stima dell’area, con invito a soprassedere all’iniziativa, balenando persino l’ipotesi che altre autorità possano valutare la correttezza della procedura nella sua complessità. Un altolà al consiglio comunale che invece compatto, con 14 voti di maggioranza ha licenziato il provvedimento.

Ma quei 14 voti di ieri sera hanno messo in evidenza una crepa politica per l’assenza rumorosa del consigliere Cristian Mulas. Ieri A villa Maria Pia c’è stata la visione che la maggioranza sia compatta, chi non c’era e non ha voluto partecipare al voto, questa volta parrebbe possa essere andato oltre ogni ragionevole giustificazione. Una grana politica evidenziata dai Consiglieri che prima del voto finale, hanno chiesto 5 minuti di sospensione dei lavori, ed è emerso che Mulas in tutta la questio ha marcato la distanza, non c’era durante i lavori dell’Assemblea del Parco e non c’era ieri in aula.

 Ma questo è un problema tutto politico e nel prossime ore se ne saprà di più.


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