La Nurra con acqua razionata :agricoltori con colture mais, sorgo, angurie e meloni in ginocchio per il divieto di coltivazione e lasciati senz’acqua. Il Centro Studi Agricoli: “Subito indennizzi, la Regione intervenga”
Interverranno Tore Piana e Stefano Ruggiu Assemblea pubblica il 3 Giugno ore 11 salone parrocchiale Campanedda
Campanedda (SS), il 3 giugno 2025 nel salone parrocchiale di Campanedda – il Centro Studi Agricoli chiama a raccolta gli agricoltori della Nurra e avanzerà idee e proposte da inoltrare alla Regione per concedere gli indennizzi.
Il settore agricolo della Nurra è sull’orlo del collasso. In vaste aree del territorio, , gli agricoltori sono impossibilitati a coltivare mais, angurie e meloni a causa della mancata fornitura d’acqua da parte del Consorzio di Bonifica della Nurra. La denuncia arriva forte e chiara dal Centro Studi Agricoli, che sarà presente a Campanedda in occasione della riunione convocata con gli operatori del settore.
“Siamo di fronte a un’assenza totale dell’assessorato regionale all agricoltura sul capitolo indennizzi agli agricoltori della Nurra ai quali è stato imposto di non coltivare Mais, Sorgo, Angurie e Meloni, che ha conseguenze drammatiche per centinaia di aziende agricole – afferma Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli – Chi non riceve acqua non può seminare, non può produrre, e soprattutto non può sostenere costi senza alcuna garanzia. Il danno economico è enorme e immediato. Servono indennizzi urgenti da parte della Regione Sardegna e la sospensione immediata delle richieste di pagamento del Consorzio.”
A intervenire sarà anche Stefano Ruggiu, vice presidente del CSA e tecnico ed esperto del settore:
“Non possiamo continuare a attendere mesi per capire se e come gli agricoltori siano indennizzati. Se il Consorzio di bonifica non è in grado di garantire un servizio minimo essenziale come l’acqua per l’irrigazione, perché la Regione ha dirottato le acque del Bacino del Cuga a scopi civili anziché irrigui per le colture agricole, allora si avvii urgentemente le procedure di indennizzi e si avvii un piano straordinario per infrastrutture moderne e sostenibili.”
Il Centro Studi Agricoli avanza proposte concrete e non rinviabili:
•Indennizzi regionali immediati per le aziende agricole colpite senza il riferimento al De Minimis, approvando una leggina regionale di aiuti una tantum.
•Sospensione dei tributi consortili per chi non ha ricevuto acqua;
•Stato di emergenza per l’agricoltura della Nurra.
•Avvio di un piano irriguo strategico, con investimenti in invasi aziendali, pozzi, riuso delle acque reflue e impianti efficienti.
“Siamo stanchi di promesse e rimpalli di responsabilità – conclude Piana e Ruggiu – se non arriveranno risposte rapide, saremo pronti a scendere in piazza a supporto degli agricoltori sino a oggi lasciati senza risposte. Perché chi toglie l’acqua agli agricoltori, sta togliendo futuro alla Sardegna.”