Lunedì 14 Luglio, aggiornato alle 19:39

Laura Di Napoli interrompe lo sciopero della fame al 16° giorno, durante gli Stati Cellulari dell’Associazione Luca Coscioni

Laura Di Napoli interrompe lo sciopero della fame al 16° giorno, durante gli Stati Cellulari dell’Associazione Luca Coscioni

Montecatini Terme, 25 maggio 2025  – Laura Di Napoli ha interrotto oggi, al sedicesimo giorno, lo sciopero della fame ad oltranza intrapreso in segno di protesta contro il Decreto Legge Sicurezza, durante gli Stati Cellulari dell’Associazione Luca Coscioni. Il gesto è avvenuto in un momento simbolico: durante i festeggiamenti per il compleanno di Marco Cappato, che ha offerto alla scioperante una fetta di torta per celebrare la sospensione dell’azione nonviolenta.

Nel video allegato, Laura Di Napoli è accompagnata da Marco Cappato nel momento dell’interruzione. Queste le parole della protagonista:

«Accolgo con gioia la risposta positiva della Regione Toscana e della Regione Sardegna. In particolar modo, ringrazio l’impegno dell’On. Francesco Agus, che si è reso promotore della mozione.
Oggi interrompo la mia azione nonviolenta, giunta al sedicesimo giorno, mantenendo comunque la richiesta verso gli altri Consigli regionali italiani che hanno mostrato contrarietà al Decreto Legge Sicurezza.»

Grazie agli atti formali già depositati dai Consigli regionali dell’Emilia-Romagna, della Sardegna e ora della Toscana, la Corte Costituzionale si troverà di fronte a più richieste di impugnazione che potrebbero incidere profondamente:

  • sulla condizione di migliaia di detenuti coinvolti dal Decreto;
  • sull’evitare che bambini molto piccoli si trovino a scontare pene non dovute;
  • sul riconoscimento e la tutela del diritto costituzionale alla libertà di manifestazione del pensiero;
  • e infine, sul destino delle oltre 800 aziende italiane produttrici di Cannabis Light, messe a rischio dalla nuova normativa.

L’interruzione dello sciopero della fame rappresenta una tappa importante, ma non la fine dell’impegno: la mobilitazione civile e istituzionale prosegue affinché tutte le Regioni italiane si uniscano nel ricorso alla Corte Costituzionale.


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