Blitz questa mattina da parte dei Carabinieri nel cantiere in località Calabona dove si stava predisponendo il posizionamento della pedana prendisole, da parte della Società Bagni dei Coralli.
Un imponente dispiegamento di uomini e mezzi, compreso un elicottero, tutti Carabinieri ben distinguibili poiché indossanti una pettorina dell’arma, esclusi i comandanti, hanno costretto al fermo del cantiere nel quale erano in corso i lavori sulla concessione demaniale, per realizzare Beach Club A-Mare
Sul posto operativi i Carabinieri del TPC (Tutela Patrimonio Culturale) di Cagliari, e del Nil (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Sassari, con il supporto della compagnia dei Carabinieri di Alghero, sul posto con due pattuglie.
All’area sono stati apposti i sigilli e, con affissione di un cartello a firma del Comandante nel quale si legge che “l’area è sottoposta a sequestro preventivo ai sensi dell’articolo 321 C.P.P.in esecuzione del decreto di sequestro preventivo numero 2537/2024 R.G.N.R. e 1802/2024 R.G. Gip, emesso il 15/5/2025 dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sassari Dottor Sergio De Luca. E’ fatto divieto di accedere all’interno dell’area sottoposta a sequestro.
I lavori erano iniziati da pochi giorni, da parte della Società dei Bagni del Corallo S.r.l.s. , e si procedeva nel posizionamento della pedana amovibile in legno, costituita da elementi prefabbricati”. Una concessione che lo scorso anno fu fonte di accese contestazioni, finite con denunce, opposizioni e persino un sequestro della struttura.
Sul posto i titolare hanno seguito tutte le fasi del bliz, interloquendo con i militari sino all’una.
Lo stupore da parte della Società era ben visibile, ma per ora non c’è alcun commento, ma la certezza che ora saranno gli avvocati a parlare.
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