di Caspa
Prosegue l’azione di ascolto dei cittadini da parte del sindaco Raimondo Cacciotto e della sua giunta. Ieri nel salone parrocchiale di piazza Pascqual Gall è stata l’occasione per i residenti e rappresentanti del centro storico. In apertura dei lavori il sindaco ha illustrato le azioni già intraprese in merito al suolo pubblico, diffusione della musica, decoro, pulizia e controllo all’interno della città murata. Particolarmente significativo è stato l’intervento dell’Assessore Enrico Daga, specificamente al tema della concessione del suolo pubblico. L’assessore ha detto che il regolamento in vigore dal 2015 risulta essere assolutamente rodato, ragionevole e garantisce l’equilibrio tra il fare imprese e la vita per i residenti del centro storico. I problemi di eccessiva occupazione che si sono verificati in passato sono dovuti a quei pochi casi di chi non ha rispettato le regole. Il regolamento appena approvato dal Consiglio comunale non modifica, quindi granché, rispetto al passato, si limita a togliere le deroghe risalenti al periodo del Covid 2019 e gli sconfinamenti illeciti. L’amministrazione ha messo in campo un sistema di verifica a garanzia per tutti, e un ruolo fondamentale è affidato al nuovo comandate della polizia locale. Il decoro, l’inquinamento acustico, parcheggi, viabilità; in una parola vivibilità sono stati i temi richiamati anche nell’intervento dal presidente del comitato di quartiere Alguer Vella, Gavino Scala. Sono seguiti gli interventi del numeroso pubblico in sala che ha rivolto precise domanda al sindaco, agli assessori e al comandante dei vigili urbani. In particolare su decoro e rifiuti molte domande sono state poste in relazione agli eco box, definiti perfino eco “mostriciattoli” e chiesta la rimozione. A questo specifico punto ha risposto l’assessore all’ambiente Raniero Selva affermando che per far questo bisogna cambiare il regolamento edilizio. Ma forse, l’intervento più significativo e paradigmatico è stato l’ultimo, quello di una bambina di 8 anni, una delle poche bambini/e che vivono nel centro storico: “i rumori mi svegliano di notte e io la mattina devo andare a scuola”. Ecco è chiarissima e semplicissima la richiesta: vivibilità nel centro storico” con una visione proiettata verso la qualità della vita. Il sindaco e la giunta devono partire da qui, devono rendere attrattiva la città murata per i bambini e le loro famiglie restituendo, innanzittuttto, spazi pubblici per i giochi in sicurezza dei bambini e per la socialità di grandi e piccini.