Lavoratori e-distribuzione sino a 22 ore consecutive al Lavoro per
rincorrere guasti e disservizi.
In barba ai famosi 17 miliardi di investimenti sbandierati da Enel, da impiegare sulla rete di distribuzione e per ammodernamento tecnologico e informatizzazione delle reti, sono bastate due sole
giornate tipicamente invernali e il servizio elettrico regionale è andato a farsi benedire.
Lavoratori al limite dello stress psicofisico, stanchi e insufficienti a rincorrere una moltitudine di disservizi, in alcuni casi sino a 22 ore consecutive al lavoro per restituire l’energia alle famiglie, ai centri
urbani che vestiti a festa per le festività Natalizie si sono spenti con sorpresa per mancanza di corrente, ma anche alle periferie e alle aziende.
E’ successo di tutto in questi ultimi quattro giorni, dai centri commerciali naturali alle periferie al buio, una moltitudine di guasti hanno generato molteplici disservizi ai clienti e ancora oggi a distanza di alcuni giorni, i soliti Lavoratori di e-distribuzione cercano di riparare una rete obsolescente e su cui oramai si interviene solo dopo il guasto o la rottura.
Linee per terra, palificazioni rivoltate dal vento, cabine di trasformazione che hanno dato forfait, guasti di ogni natura che dimostrano i problemi di una situazione impiantistica che sconta anni di funzionamento, di mancati investimenti e mancate manutenzioni programmate…che ancora oggi non sono stati ripristinati in toto.
Situazione che UGL Chimici-Energia denuncia da anni e per cui riteniamo e-distribuzione abbia precise responsabilità al riguardo. Neanche i pochissimi e insufficienti gruppi elettrogeni installati, hanno potuto far fronte alla moltitudine
di guasti in carico al personale Operativo e Tecnico della Sardegna. Neanche l’ombra di sistemi
straordinari attivati dall’azienda per far fronte all’emergenza.
Franco Peana “Poche persone in organico, che in condizione di maltempo permangono sino a 22 ore consecutive al lavoro per garantire servizio elettrico e per provare a ripristinare una condizione impiantistica vecchia e poco sicura. Questa è la fotografia della situazione.
Siamo preoccupati per i Lavoratori e condanniamo ancora una volta l’azienda, che in questa condizione di precarietà potrebbe mettere a repentaglio la salute e la sicurezza degli stessi. Sono più che mai
necessari radicali investimenti su infrastrutture e reti, massive manutenzioni programmate e il potenziamento degli organici. In queste circostanze non vi sono le condizioni per garantire il servizio elettrico. “ Chiude la nota dell’UGL Chimici-Energia, Segreteria Regionale della Sardegna.