La Confraternita “Madonna della Difesa” ha celebrato il suo anniversario con un convegno dedicato a tradizione e solidarietà. Annunciati progetti futuri, tra cui un pellegrinaggio all’Asinara e iniziative per coinvolgere le nuove generazioni.
Stintino – Si è svolto nei giorni scorsi, nella chiesa dell’Immacolata Concezione di Stintino, il convegno dal titolo “Peculiarità dell’associazionismo stintinese tra memoria storica e carità operosa“. Un evento molto partecipato, che ha celebrato il ruolo della Confraternita “Madonna della Difesa” nel tessuto sociale e spirituale della comunità locale, intrecciando storia e devozione.
Il convegno ha visto l’intervento di Antonio Diana, presidente del sodalizio, che ha ripercorso le origini della Confraternita. Fondata sull’Asinara il 24 dicembre 1864, la confraternita nacque dalla devozione degli abitanti per la Vergine, scelta come patrona con il titolo di “Madonna della Difesa”. Dopo il trasferimento forzato a Stintino, la comunità portò con sé il simulacro della Madonna, le bandiere e le tradizioni, perpetuandole fino ai giorni nostri.
Ad aprire l’incontro, i saluti del parroco di Stintino, don Daniele Contieri, che ha evidenziato il valore solidaristico della Confraternita, e della sindaca Rita L. Vallebella, che ha invitato i giovani a riscoprire le tradizioni locali.
Tra i momenti più significativi, l’intervento di padre Mark A. Lewis, S.J., rettore della Pontificia Università Gregoriana di Roma, che ha sottolineato l’importanza delle confraternite nella storia della Chiesa, richiamando i valori di devotio, caritas e communio. Don Antonio Serra, parroco di San Gavino Martire in Sassari, ha invece posto l’attenzione sulla devozione mariana e sulla pietà verso i defunti, cardini della Confraternita stintinese.
“La nostra Confraternita – ha ricordato Antonio Diana – è un punto di riferimento fondamentale, non solo per organizzare i funerali e onorare i defunti, ma anche per custodire le tradizioni del paese. Portare il simulacro della Madonna è un onore e un dovere che unisce fede e identità”.
Con più di mille soci, non solo a Stintino ma sparsi anche nel resto della Sardegna, della penisola e all’estero, il sodalizio continua a essere un simbolo di coesione comunitaria e di assistenza.
Domenica 8 dicembre, in occasione della festività dell’Immacolata, la Confraternita guiderà una processione sino alla sede di via Sassari, con il piccolo simulacro della Vergine, quello portato dall’isola dell’Asinara. La statua sarà poi custodita nella Casa della Confraternita fino alla festa dell’8 settembre 2025.
Tra i progetti annunciati, un pellegrinaggio all’Asinara tra la primavera e l’estate prossime e attività mirate a coinvolgere i giovani, per tramandare e innovare le tradizioni.
L’incontro, oltre a celebrare un passato di 160 anni, ha rilanciato la missione della Confraternita: unire memoria storica e carità operosa in un impegno concreto per il futuro della comunità stintinese.