“Silenzio assordante” da parte di chi doveva dare risposta alle istituzioni, agli operatori del settore pesca e alla commissione ambiente del comune di Alghero sulla moria di pesci all’intervento della laguna del Calik e ora anche all’interno della baia di Alghero, risulta inspiegabile questo silenzio che oltre a preoccupare istituzioni,cittadini sta mettendo in grave crisi finanziaria gli operatori del settore.
Si chiede quindi al Sindaco e al presidente della commissione ambiente di attivarsi per avere quelle risponde necessarie e al Sindaco di verificare se ci sono i termini per chiedere lo stato di calamità localizzato per dare ristori agli operatori della pesca, compreso il danno di immagine alla città.
Correva il 24 di Ottobre quando dal Parco Regionale di Porto Conte si affermava che : Da un primo riscontro strumentale non è stata rilevata alcuna crisi anossica ( mancanza di ossigeno nella colonna d’acqua). Le temperature e i valori osservati alla centralina, escluderebbero possa essersi verificata una moria da fenomeno distrofico: la classica moria degli ambienti lagunari per rilasci di idrogeno solforato e stato anossico. Altre ipotesi al vaglio dei tecnici la possibilità che materiale molto fine in sospensione abbia prodotto un danno meccanico, ovvero ostruzione delle branchie e infezione collaterale. Oppure lo sversamento di sostanze nocive provenienti da uno dei tre canali afferenti le acque dolci. E’ possibile inoltre che le piogge abbiano dilavato materiale nocivo da qualche area industriale/artigianale situata a monte degli affluenti. Sarà difficile appurarlo: occorrerebbe un’indagine minuziosa sulle carcasse. Alcune indagini autoptiche però dovrebbero essere eseguite dall’Asl che ha prelevato alcuni campioni coadiuvata dal personale della stazione forestale e trasmesso gli stessi all’istituto zooprofilattico” (LEGGI)
Questo si affermava il 24 Ottobre, ad oggi, silenzio, assosrdante, come dice Mimmo Pirisi.