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Assessore dell’Ambiente Rosanna Laconi interviene dopo la sentenza del Consigliodi Stato

Assessore dell’Ambiente Rosanna Laconi interviene dopo la sentenza del Consigliodi Stato

Cagliari, 15 novembre 2024 – Relativamente al dibattito scaturito a seguito del recente pronunciamento del Consiglio di Stato, interviene l’Assessore dell’Ambiente Rosanna Laconi, osservando che appare inverosimile anche solo pensare che un’ordinanza di natura cautelare di primo grado possa addirittura determinare le sorti del procedimento legislativo delle regioni.

L’autonomia legislativa di tutte le Regioni, compreso la Sardegna – continua l’Assessore Laconi – è tutelata dalla Costituzione e, pur nel rispetto delle competenze del potere giurisdizionale, in attesa che i giudici possano esaminare nel merito la questione, il Consiglio regionale deve assolutamente continuare a svolgere il suo compito, a maggior ragione in virtù del fatto che il disegno di legge sulle Aree Idonee, in discussione in Consiglio regionale, non è riguardato dall’istanza cautelare sollevata contro il Decreto Pichetto Fratin.

L’impegno della Regione Sardegna per una transizione energetica regolata, sostenibile e rispettosa dei beni ambientali e culturali dell’isola rimane fermo. In questa prospettiva – informa l’Assessore Laconi, la Regione Sardegna ha recentemente guidato un’altra importante battaglia, prima in sede di coordinamento della Commissione Ambiente e poi in Conferenza Stato-Regioni, portando all’introduzione di rilevanti emendamenti allo schema di decreto legislativo sulla “Disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili”.

Grazie alle modifiche proposte dalla Regione Sardegna e condivise con le altre Regioni, il provvedimento del Governo è stato riformulato, salvaguardando le competenze regionali e garantendo un maggiore coinvolgimento degli enti locali. Questi emendamenti rafforzano la capacità della Sardegna di proteggere il proprio territorio da interventi speculativi, favorendo al contempo uno sviluppo energetico sostenibile.

Tra gli emendamenti più significativi introdotti:

Tutela delle aree idonee : È stato preservato il diritto delle Regioni di individuare le aree idonee alla realizzazione di impianti FER. Garanzie fideiussorie obbligatorie : È stata prevista l’introduzione di garanzie anche per i provvedimenti in edilizia libera e procedura abilitativa semplificata (PAS), a tutela dei territori e delle comunità locali. Criteri di cumulo nei progetti : Sono stati introdotti criteri per evitare il frazionamento artificioso dei progetti, una pratica spesso utilizzata per eludere valutazioni e procedure più rigorose. Riduzione della soglia di potenza : La soglia per le attività libere è stata abbassata a 5 MW rispetto ai 10 MW inizialmente previsti, garantendo maggiore controllo sui progetti di minore scala. Intesa per impianti di grandi dimensioni : È stata inserita l’obbligatorietà dell’Intesa con le Regioni per gli impianti onshore di potenza pari o superiore a 300 MW, inizialmente assegnata esclusivamente allo Stato. Collaborazione con il Ministero della Difesa : Per gli impianti previsti nei beni del demanio militare, è stata stabilita l’obbligatorietà dell’Intesa tra il Ministero della Difesa e le Regioni. Questi risultati rappresentano un ulteriore passo avanti nella tutela dell’autonomia della Sardegna e nella costruzione di un futuro energetico equilibrato e sostenibile.

L’assessore Laconi, infine, ha sottolineato come tali modifiche siano essenziali per garantire il rispetto delle peculiarità dell’isola, proteggendo il suo territorio ei suoi valori culturali, pur contribuendo alla sfida globale della transizione energetica.


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