Undici anni fa l’incontro fra un giovane brillante che lavorava in ambito turistico lontano dalla sua terra, e un campione anch’esso in Inghilterra, al Campo di allenamento di Watford. Chissà quanta vita vissuta è passate nella testa di Graziano Porcu ieri, di nuovo al cospetto di Gianfranco Zola, stavolta da Presidente della Fondazione Alghero, la partecipate che si occupa di promozione e non solo della destinazione Alghero.
Era il lontano 2013 – afferma Graziano Porcu – e già allora pensavo che Gianfranco Zola , per la sua “bontà, serietà e umanità” sarebbe stato un ambasciatore perfetto per la nostra Isola.
Ieri, da Presidente della Fondazione Alghero, ho avuto la fortuna di incontrarlo nuovamente presso l’ Aeroporto di Alghero per un importante iniziativa inerente il Calcio ed Atleti Speciali organizzata dalla FC Alghero e ho avuto l’ennesima conferma di quanto questa persona, ancora oggi, possa essere una figura di cui Alghero e la Sardegna tutta, a livello internazionale, ha bisogno per divulgare la propria Immagine.
Questo è il motivo per cui, durante il mio mandato, e con l’aiuto di figure di rilievo del panorama politico locale, cercherò di fare di tutto per raggiungere questo obiettivo“.
Obiettivo dichiarato, fra le righe, è cercare di fare di queste persone, ambasciatori tutto tondo per la promozione della nostra Sardegna.
Gianfranco Zola è molto più di un uomo immagine, è l’icona del valore e della rivalsa sarda, attraverso il gioco del calcio. Oggi, dopo le sue formidabili gesta sui campi di calcio di Torres, Cagliari, Napoli, Parma, Chelsea, e dopo le sue esperienze di allenatore, Zola non si risparmia per promuovere lo sport, il fair play, il sostegno agli ultimi e bisognosi specie se speciali.
Il Presidente della Fondazione Alghero ricorda una pietra miliare della sua esistenza, rispolverando i ricordi e il taccuino, quando da giornalista intervistò il campione in terra britannica.
Ne vale la pena leggerla, sulla pagina di Alghero Eco, che vi suggeriamo (
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