Mercoledì 4 Dicembre, aggiornato alle 22:40

La grande sete investe il Nord Ovest – il Presidente di Anbi Gavino Zirattu: “in attesa delle piogge i reflui di Sassari avrebbero colmato il deficit di fabbisogno idrico”

La grande sete investe il Nord Ovest – il Presidente di Anbi Gavino Zirattu: “in attesa delle piogge i reflui di Sassari avrebbero colmato il deficit di fabbisogno idrico”

Dopo l’allarme siccità per Baronia, Medio Campidano e Chilivani-Ozieri, la grande sete è arrivata anche nel nord ovest della Sardegna. La situazione è tragica perché il Temo e il Cuga sono all’asciutto per la quota riservata all’irrigazione, la Regione ha chiuso la diga e questo significa che il comparto agricolo non potrà programmare la stagione irrigua 2025.

Nei giorni scorsi nella sede di via Rolando, a Sassari, il presidente di Anbi Sardegna, Gavino Zirattu e gli amministratori del Consorzio di bonifica della Nurra, hanno voluto incontrare le organizzazioni professionali di categoria, Coldiretti, Cia e Confagricoltura, per fare il punto. <A rischio c’è il destino di centinaia di aziende agricole>, ha detto Zirattu, <inoltre con gli interventi ancora in corso sugli acquedotti Coghinas 1 (che collega l’invaso di Santa Maria Coghinas con la zona industriale di Porto Torres) e Coghinas 2(che fornisce la zona di Truncu Reale a Sassari e Alghero) ci costringono a dirottare l’acqua del Consorzio della Nurra dal Temo e dal Cuga verso il potabilizzatore di Truncu Reale. Quindi la poca risorsa sarà destinata all’idropotabile e se anche dovesse piovere, – aggiunge il presidente di Anbi Sardegna – le condotte non potrebbero garantire l’approvvigionamento del potabilizzatore e anche dell’irrigazione, perché sono le stesse>.

Il Consorzio di bonifica della Nurra ha così riunito le organizzazioni di categoria e, insieme, si è deciso di organizzare una assemblea pubblica per aggiornare gli agricoltori del territorio, in modo che nessuno si impegni con investimenti pesanti per le campagne senza avere la garanzia dell’acqua. <Siamo nell’incertezza più totale, – ammette Zirattu – ci sarebbero i reflui di Sassari, che però come al solito vengono presi in considerazione solo nel pieno dell’emergenza, come è accaduto nella scorsa stagione irrigua. Poi arrivano le piogge e l’argomento viene accantonato>. I lavori sono conclusi ma manca ancora un Piano di gestione. Le acque depurate in agricoltura consentirebbero di recuperare 500/600 litri al secondo, contrastando il deficit di fabbisogno idrico.

I DATI AGGIORNATI A META’ NOVEMBRE:

Volumi utili presenti:

TEMO 13,13 Mmc

CUGA 6,34 Mmc

BIDIGHINZU 1,10 Mmc

SOMMA: 20,57Mmc

 

Volume di regolazione autorizzato (escluso acque morte)

 

TEMO 77,58Mmc

CUGA 20,40Mmc

BIDIGHINZU 10,90Mmc

SOMMA: 108,88 Mmc

 

PERCENTUALE DI RIEMPIMENTO ATTUALE:

 

TEMO 17%

CUGA 31%

BIDIGHINZU 10%

SOMMA: 19%

 


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