“Si è tenuta nella giornata del 5 novembre la Commissione consiliare ambiente del Comune di Alghero, in cui sono stati auditi rappresentanti della marineria di Alghero.
Tra i pescatori presenti anche quelli autorizzati ad operare nella Area Marina Protetta di Capo Caccia, i quali sono stati destinatari di un finanziamento regionale di 300mila euro per la realizzazione di un progetto di tutela ambientale, per gli anni 2022-2024 che, da un lato ha consentito la possibilità di una integrazione del mancato reddito per le interdizioni alla pesca, dall’altro ha visto impiegati i pescatori professionisti nell’attività di monitoraggio ambientale e ripopolamento di specie a rischio, come il riccio di mare” A dichiararlo il capogruppo della Lega in consiglio comunale di Alghero, Michele Pais, promotore del finanziamento del progetto AMP in Consiglio regionale.
“La Commissione, col Presidente Mulas in testa, è stata pressoché unanime nel ritenere necessario che la Regione garantisca continuità,
e che in ragione dei risulti raggiunti, soprattutto in termini ambientali, fosse esteso a tutta la marineria di Alghero, che conta meno di 50 imbarcazioni da pesca professionale. Per il bilancio della Regione, assolutamente minimale”
“Per tale ragione, facendomi latore della volontà espressa da tutti i pescatori e della commissione consiliare, ho condiviso col Consigliere regionale della Lega Alessandro Sorgia, che ringrazio per essersi messo immediatamente a disposizione, la presentazione dell’emendamento n.21 all’art. 5 del DL 53 in discussione in Consiglio, per il rifinanziamento del progetto medesimo esteso a tutta la marineria di Alghero. Siamo certi che la maggioranza in Consiglio regionale, unitamente al rappresentante algherese in Regione e all’amministrazione comunale, sosterranno questo emendamento, così come è successo nel passato da parte del centrodestra, utile a dare continuità al progetto dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia, ma anche possibilità di sostegno al reddito della categoria dei pescatori algheresi, messi in ginocchio da, anche giuste, interdizioni ambientali che non gli consentono di lavorare. Dimostriamo unità di comunità” conclude Pais.