COMUNICATO STAMPA
“Gentile Redazione,
Alla lettura dell’articolo riguardante Villa Maria Pia di Alghero, non possiamo che complimentarci con Il Sindaco Raimondo Cacciotto per essere riuscito finalmente a portare all’attenzione della Giunta le
condizioni e le sorti della struttura.
Non solo apprendiamo con grandissimo stupore e piacere, che tutto l’esecutivo Lunedì 14 Ottobre, abbia svolto giunta proprio nei locali della Villa , in quegli ambienti che attendevano da anni una visita e una
presenza ufficiale delle autorità e la giusta considerazione da parte della rappresentazione massima della collettività algherese, così come dettava il famoso accordo partenariato tra noi e il Comune di Alghero. Le varie manifestazioni e l’uso continuo e continuativo della sala museale e congressuale, delle pertinenze esterne impegnate ad accogliere manifestazioni di vario genere, promosse dal Comune di Alghero nel proprio sito e l’uso per 30 giorni gratuito di 5 stanze all’anno.. così menzionava il contratto… .
Appresa la notizia, abbiamo tempestivamente comunicato al Sig. Sindaco , che , sarebbe stato gradito un invito a partecipare se pur limitato a presentare l’intera struttura e a spiegare agli illustri presenti le motivazioni che ci vedono contrapposti in ennesime azioni legali a difesa dei nostri diritti o delle nostre verità. Si sa talvolta è bene sentire entrambe le campane e così comprendere meglio le vicende, le cause
e i perché vedono contrapporsi le parti.
Fermo restando che siamo e restiamo a disposizione per qualsiasi necessità si voglia, in qualsiasi momento questa amministrazione volesse oltretutto aprire un dialogo costruttivo e pacifico, saremmo
come più volte indicato prossimi ad una reunion tra le patri, inciso dovuto onde evitare fraintendimenti e incomprensioni a seguito dell’intera lettura del testo.
Siamo stati inoltre colpiti positivamente dalle dichiarazioni che ne vedono all’orizzonte una nuova e ricondizionata fase della Villa, più vicina alle istituzioni e più vicina ai cittadini, abbandonando l’idea dell’uso privatistico, ben diverso da quello con cui il Dirigente Fois nel Luglio 2021 ha accatastato il bene con destinazione d’uso ALBERGO D/2. Da qui possiamo dedurre che ci sia un determinato cambio di rotta rispetto alla precedente amministrazione, per cui non si intravede una bando di gestione all’orizzonte , sfumando le fantasie di alcuni , ma una gestione diretta dell’ente pubblico. Scelta questa di Non
immettere nuovamente nel mercato alberghiero una casale del 1864 , ormai collocata tra le dimore d’epoca del nord ovest della Sardegna sita all’interno dell’ area sportiva di Alghero a pochi passi dalla spiaggia di sabbia finissima di Maria Pia, ma rinnovandone un uso destinato alla fruibilità pubblica e istituzionale.
L’intervento che la nuova Amministrazione stà attuando è sicuramente il tentativo a tutela del bene che oggi anche in virtù della destinazione d’uso Alberghiera, vede l’immobile collocato come bene del patrimonio “disponibile” e quindi soggetto a uso privato a tutti gli effetti, con conseguenza che tali beni sono soggetti alle regole del codice civile , tra le tante la natura del bene ne condiziona la forma di concessione che per i beni disponibili altro non può essere che la locazione, nella fattispecie Alberghiera o Ricettiva ( dice la norma) la locazione è prevista 9 anni+ 9 anni ; che se così fosse il contratto reso esecutivo con la Orn-Est srl nell’aprile 2009 terminerebbe nell’aprile 2027. Tali beni dunque, sono: alienabili; assoggettabili a diritti reali a favore di terzi.
Differente sorte avrebbe invece il bene “se” fosse classificato indisponibile , per cui già la propria natura ne determinerebbe esclusivamente la concessione e non la locazione, i beni indisponibili degli enti
risultano edifici destinati a sedi di uffici pubblici e altri beni destinati a pubblico servizio, scuole, piazze, musei, teatri, beni comunque inalienabili.
Perché un bene sia considerato parte del patrimonio indisponibile , è necessario che l’ente Titolare del diritto reale pubblico manifesti la volontà di destinare quel bene a un pubblico servizio e che il bene sia effettivamente destinato a tale scopo.
Tutto questo avrebbe messo a tacere le nostre doglianze, se non chè tale volontà amministrativa è espressa oggi circa 12 mesi dopo avere agito in auto tutela (il Comune) facendo irruzione e chiudendo impropriamente fuori il gestore , se pur a titolo scaduto. (come le oltre 40 concessioni comunali)
E’ giusto e cogliamo l’occasione inoltre per ricostruire le vicende che riguardano gli ultimi periodi :
Vero che nell’ aprile 2019 scade il contratto di gestione per il quale chiediamo il rinnovo o l’applicazione della proroga 9+9 che avrebbe visto la scadenza nel 2027.
Che il Consiglio Comunale di Alghero il 22.12.2015 come anche il 27.03.2019 e negli anni a seguire
approva il PIANO ALIENAZIONE E VALORIZAZZIONE DEI BENI DEMANIALI e include VILLA MARIA PIA quale bene “disponibile”.
Che nel Luglio 2020 ci fu la Maxi Proroga Nazionale (COVID) per le otre 30 concessioni comunali scadute e
in scadenza, fino al 30 ottobre 2020 e che tale periodo riabilitava tutti i concessionari all’esercizio.
Che nel Luglio 2020 la Orn-Est srl inoltrava ricorso alla Presidenza della Repubblica, in merito alla precedente richiesta di rinnovo concessione già inoltrata agli uffici e non concessa.
Che il 6 giugno 2021 la Giunta Comunale con propria delibera n° 144 incaricava il Dirigente Fois Michele a individuare possibili soluzioni extragiudiziali inerenti il contratto di gestione di Villa Maria Pia, mai avviata la transazione.
Che nel luglio 2021 il Comune di Alghero per mano del Dirigente Fois accatastava l’immobile quale D2 ALBERGO.
Che per tutto l’anno 2022 e 2023 non ci fu nessuna interlocuzione tra le parti, in attesa che il dirigente ci convocasse per una transazione.
Che nel dicembre 2023 il Dirigente Fois Michele emette l’Ordinanza di sgombero entro 15gg., applicando ai sensi dell’ art. 823 comma 2 le modalità indicate dal Codice Civile per i beni che fanno parte del
“patrimonio indisponibile dell’ente” , che permette senza l’amministrazione di avvalersi di poteri amministrativi di autotutela previsti per i beni demaniali.
Il Dirigente quindi , approfittando del giorno di chiusura in assenza dei titolari, ha provveduto ad irrompere all’interno del prima Parco e poi nei locali della Villa, tagliando e scassinando le serrature, appropriandosi di beni di proprietà della Orn-Est srl e inserendosi nelle utenze elettriche e idriche , custodendone la proprietà con un uso strumentale di forza di polizia locale e di vigilantes armati
commissionati per il periodo.
Da questa attività ne consegue in primis , il ricorso al T.A.R. contro il provvedimento del Dirigente , contestualmente una serie di denunce alla Procura della Repubblica di Sassari per le azioni delittuose e in ultimo il ricorso al Tribunale Ordinario per il rimpossesso dell’immobile da parte di Orn-Est srl e di tutto il mal tolto, sede legale, attività e materiale amministrativo, oltre ad attrezzature da lavoro e macchinari e
auto.
Nel mese di dicembre 2024, dovrebbe esprimersi il Tribunale Ordinario in merito al rimpossesso del bene, si resta in attesa della procedura avviata al Tribunale Amministrativo Regionale che verte sulla disponibilità del bene che più e più volte riportato nel PAV ( Piano Alienazione E Valorizzazione dei beni) come “disponibile”, se questo venisse accertato, si tratterebbe di locazione alla quale è stato impedito di
svolgere con serenità il proprio lavoro che sarebbe scaduto nell’ aprile 2027.
Già dal 1 dicembre 2023 al 30 ottobre l’amministrazione comunale ha speso 36mila euro per la custodia armata h24 , 6mila euro per circa 6 mesi di custodia non armata e circa 5mila euro per la manutenzione del verde ( campagna antincendio anno 2024), ad oggi tra utenze e altro è costata alla collettività circa 50mila euro.
Questo sarebbe stato formalmente disquisito ai presenti il giorno Lunedi 14 Ottobre, se fossimo stati invitati.
Ciò non toglie, che pur essendo stati privati in maniera irruenta e senza alcuna sentenza del tribunale a favore del Comune di Alghero, così come previsto per gli occupanti fine titolo di beni o immobili del patrimonio “disponibile”, l’Amministrazione abbia commesso una serie di forzature che ad oggi ci vede fortemente contrapposti per far valere i nostri diritti.
Apprezziamo la freschezza e frizzante enfasi che l’Assessore Daga imprime nella sua attività di governo, ma riteniamo sia dovuta un certa cautela prima di prendere determinate decisioni o di portare avanti azioni per le quali non sono state ancora definite le questioni legali.
Restiamo sempre convinti che ci siano le condizioni per instaurare una dialogo costruttivo e che questo vada a beneficio di tutte le parti.
La mediazione, il costruttivo dialogo, la reciproca comprensione, determinano la possibilità di giungere a delle immediate soluzioni che, certamente, sono più utili che sterili ed aleatorie contrapposizioni condizionate, comunque, dall’ alea del ricorso all’ Autorità Giudiziaria” chiude la nota stampa della Società Orn-est di Alghero