Si è svolta nel giorno della festa del santo protettore dei medici, San Luca, la 69° giornata del medico. La cerimonia ha preso il via alle ore 16, di giovedì 17 ottobre, nell’Aula Magna dell’Università di Sassari con i saluti del presidente dell’Ordine, Nicola Addis che ha subito dato la parola a mons. Gian Franco Saba. L’arcivescovo di Sassari ha espresso “gratitudine per il lavoro medico svolto in un momento complesso di grandi sfide e cambiamenti, un’occasione di crescita per tutti”.
Il presidente dell’Ordine dei Medici Nicola Addis ha quindi parlato della riforma sul numero chiuso per l’accesso agli studi di medicina ricordando che la nuova norma prevede l’accesso, nel 2030/32, di circa 20.000 nuove figure professionali a fronte dell’uscita dal mercato del lavoro di poco più di 7.000 pensionati. “Numeri che non garantiranno un posto di lavoro ai futuri medici”.
Addis ha proseguito esprimendo solidarietà con l’Arma dei carabinieri per la morte accidentale sulla strada di un collega. Ha chiesto un minuto di accoglimento per i medici scomparsi nel corso dell’anno e ricordato con un “Fortza Paris” i militari della Brigata Sassari, al comando del generale Stefano Messina impegnati nella missione di pace Unfil in Libano ed esposti, in una zona di confine, ai bombardamenti israeliani. Il presidente dell’Ordine ha concluso con gli auguri ai colleghi anziani premiati e un consiglio ai neodottori: “tenete sempre presente il codice deontologico, come se fosse la vostra Bibbia e non dimenticate di prendervi cura del paziente e non solo della sua patologia, la differenza tra un medico e l’intelligenza artificiale è l’umanità”.
Della carenza di medici odontoiatri ha parlato Carlo Azzena, presidente provinciale della categoria. “I 1500 laureati in Italia – ha detto Azzena – sono insufficienti, ma questo deve essere un incoraggiamento per i nuovi odontoiatri che troveranno sicuramente un lavoro. A loro si chiede di non dimenticare la sanità pubblica che, nonostante i continui tagli, continua ad essere un’eccellenza in Europa”.
Braccia aperte per i neolaureati all’Aou, Antonio Spano, direttore generale ha dichiarato: “La nostra azienda è pronta ad accogliervi, abbiamo esperienza e tecnologia all’avanguardia, ma abbiamo bisogno di tutti voi”.
Pierpaolo Terragni, presidente del corso di laurea in medicina e chirurgia dell’Università di Sassari ha raccomandato ai neo dottori di amare la professione, mettendo al centro dell’attività medica la cura del paziente.
“Siete ricercatissimi, avete molte opportunità” Ha esordito così Angela Spanu direttore del dipartimento di Medicina e Chirurgia che ha continuato affermando che “è un periodo più complicato del passato, ma l’entusiasmo che vi ha spinto a laurearvi vi sosterrà anche nella scelta migliore per il futuro”.
La cerimonia è quindi entrata nel vivo con la consegna della medaglia d’oro ai 28 medici che hanno tagliato nel 2024 il traguardo dei 50 anni dalla laurea per poi proseguire con la chiamata degli 87 medici chirurghi e dei 4 odontoiatri che si sono iscritti all’Ordine dei medici nell’anno in corso. Ad ognuno è stato consegnato il codice deontologico dei medici.
Prima del fatidico “lo giuro”, pronunciato da giovani e anziani in coro, è stato letto il giuramento professionale dai neodottori più giovani: Francesca Nieddu per i medici chirurghi e Giuseppe Doneddu per gli odontoiatri, con l’ausilio della decana premiata, Francesca Carta.
Tutta la cerimonia è stata ripresa in diretta streaming e trasmessa sui canali social.