Martedì 3 Dicembre, aggiornato alle 22:23

Il G7 sulla disabilità, che si aprirà il 14 ad Assisi, trasformato in una occasione di propaganda governativa

Il G7 sulla disabilità, che si aprirà il 14 ad Assisi, trasformato  in una occasione di propaganda governativa

“Pare non si sia lasciato niente al caso per trasformare il G7 sulla disabilità, che si aprirà il 14 ad Assisi, in una occasione di propaganda governativa: le delegazioni dei paesi ospiti saranno ricevute da tre “band inclusive” e stand del terzo settore. Poi ci sarà un annullo filatelico per celebrare l’appuntamento. Il secondo giorno si terranno alcune tavole rotonde preparatorie del documento conclusivo, che dovrà essere firmato alla fine della tre giorni nella splendida location del Castello di Solfagnano. Ma il paradosso è che non solo i rappresentanti delle famiglie e delle Associazioni non sono stati coinvolti nei lavori, ma nemmeno i componenti dell’Osservatorio sulla Disabilità faranno parte dell’evento. Una ennesima passerella, quindi, che difficilmente si riempirà di contenuti concreti. E a dire che nel programma elettorale della coalizione di destra si parlava di disabilità in termini nuovi e interessanti.

Ma in due anni non è stato fatto nulla e, anche l’ultimo decreto attuativo della Legge Delega sulla disabilità, il Decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, che include la nuova definizione della disabilità, compreso il nuovo processo di accertamento, pare essere diventato lettera morta.

Si dimentica che molte persone con disabilità e le loro famiglie hanno problemi seri da affrontare tutti i giorni e che essa è una delle cause dalle quali può scaturire una condizione di povertà.  La legge 68/99, scritta per facilitare l’ingresso dei disabili nel mondo del lavoro, ha ottenuto risultati del tutto scadenti: mancano adeguate risorse, economiche e umane, con cui sostenere, in primis, i centri per l’impiego, da sempre snodo dimenticato ma centrale nella legge. Inoltre, è sotto gli occhi di tutti, il grave ritardo nell’attuazione del diritto alla mobilità e all’accessibilità agli edifici pubblici, per non parlare dei problemi legati al trasporto pubblico e alle scuole. Il punto è che le leggi per poter essere operative devono essere finanziate. Se si va a vedere la buona legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle città, si noterà che i Comuni non hanno le risorse per finanziare gli interventi e che con l’abolizione del super bonus è stato eliminato anche l’anticipo in fattura per l’abbattimento delle barriere in ambito domestico. Insomma, servono importanti risorse economiche, ma arrivano solo tagli. Prendiamo il “Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità”.

In esso sono confluiti il fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità, il fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare e quello per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia la cui somma superava la disponibilità del Fondo unico: per l’esercizio 2024 il finanziamento è di 552 milioni. Ma per il 2025, mentre non si toccano evasori e i profitti delle Banche, il Fondo sarà tagliato a 231 milioni, praticamente dimezzato. E in questo contesto, non si parlerà più del progetto di vita personalizzato per il disabile, che si sarebbe dovuto basare su servizi territoriali che non ci sono o che hanno grandi disparità realizzativa da territorio a territorio. Per di più l’Autonomia Differenziata, che pesa come una Spada di Damocle sulle nostre teste, se approvata non farà altro che peggiorare una situazione già di per sé critica. Siamo certi che di queste cose il G7 di Assisi, al netto di lustrini e paillettes, non parlerà sicuramente”.

Marco Balbina, Presidente dell’Associazione Parkinson Alghero- ODV/

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