Martedì 3 Dicembre, aggiornato alle 22:23

Festival Del Turismo Itinerante, a Viddalba trionfano condivisione, sostenibilità ed eccellenza di un territorio visitabile dodici mesi l’anno

Festival Del Turismo Itinerante, a Viddalba trionfano condivisione, sostenibilità ed eccellenza di un territorio visitabile dodici mesi l’anno

Il turismo in tutta la sua più genuina accezione: la quinta edizione del Festival Itinerante del Turismo e delle attività ludiche e sportive all’aria aperta, promosso dall’Associazione Camperisti Torres, in scena a Viddalba da venerdì 4 fino a domenica 6 ottobre è stato un successo. Merito del lavoro sinergico tra l’APS Camperisti Torres, il comune di Viddalba, il comune di Santa Maria Coghinas, l’Unione dei comuni dell’alta Gallura, il Gal Alta Gallura-Gallura, Uisp, Forestas e tutte le associazioni coinvolte. Una tre giorni dedicata alle eccellenze del territorio, aprendo al pubblico il vasto ventaglio di possibilità di sport e intrattenimento all’aria aperta nella valle del Coghinas – dal trekking al cicloturismo, da bici in citta al trekking urbano, dall’arrampicata al kayak e la canoa, dal tiro con l’arco all’escursione notturna –, alle innumerevoli eccellenze del territorio, da quelle enogastronomiche alle artigianali, passando per cultura e formazione. Eccellenze locali come le produzioni vitivinicole e l’attività olearia sono state protagoniste della tre giorni, affiancate dalle produzioni artigianali come i tappeti dai caratteristici colori accesi della tradizione e dai tanti produttori locali che hanno esposto nel cuore pulsante del festival le proprie specialità. A incorniciare questo panorama di possibilità, fruibile al pubblico arrivato da tutta la Sardegna, dalla penisola e dall’estero, in camper e non solo, la calda accoglienza della comunità locale che ha aperto con entusiasmo le braccia alla quinta edizione del festival.

Il Festival in numeri. Il computo finale è di oltre duemiladuecento partecipanti alla tre giorni, con trecento bambini degli istituti di istruzione del territorio ad aprire le danze nella giornata di venerdì: bambine e bambini delle scuole di Aggius, Bortigiadas, Luogosanto, Badesi, Trinità, Valledoria, Viddalba e Santa Maria Coghinas si sono cimentati nei giochi tradizionali all’aperto e nei laboratori didattici. Ai più grandi, della scuola media e in seguito agli adulti, è stata data l’opportunità di cimentarsi nell’arrampicata sportiva sulla parete ai piedi della Torre Aragonese di Casteldoria, messa in sicurezza e attrezzata per l’occasione dall’organizzazione del festival. Un patrimonio che resterà alla comunità di Santa Maria Coghinas come segno tangibile del festival. Grande successo dei laboratori didattici promossi da Campagna Amica, Apidoria, Erbe di Sardegna e Agricura: sabato mattina i protagonisti sono stati 30 bambini del Punto Luce di Latte Dolce, a Sassari, progetto curato da Save the children e Uisp, che hanno vissuto una giornata straordinaria tra natura e divertimento.

Quasi 900 i partecipanti registrati alle attività turistico sportive: dal trekking all’arrampicata, il cicloturismo e l’avvicinamento a canoa e kayak. Grande curiosità ha suscitato il trekking notturno “Sulle tracce del muto di Gallura” che ha accompagnato i turisti verso il tramonto alla scoperta della Valle del Coghinas, così come ha riscosso successo il Cammino di Santu Jacu, esperienza ripetuta con due itinerari che hanno toccato alcuni comuni sia della Bassa Valle che del l’Alta Gallura, sabato e domenica. Numeri interessanti alle attività di Green mindfulness e laboratori delle erbe sacre, mentre sono oltre 50 i camper che hanno sostato nell’area attrezzata.

Grande partecipazione anche al tour enogastronomico promosso in collaborazione con da Gal Alta Gallura-Gallura che nella giornata di domenica ha accompagnato, grazie al tour operator Kelku Travel, i turisti alla scoperta del territorio e delle produzioni di eccellenza dell’Alta Gallura: tra i partecipanti alcuni giornalisti provenienti da tutto il mondo (Cile, Sud Africa, Danimarca, Slovacchia e Bulgaria), rappresentanti dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino e il presidente regionale dell’Associazione Città del vino.

Grande successo per gli show cooking delle giornate di sabato e domenica, magistralmente condotti dal comunicatore enogastronomo Tommaso Sussarello con lo chef enogastronomo Mario Sechi ai fornelli, che hanno guidato i presenti in un viaggio di abbinamento tra pietanze, vini e olio, con il contributo di diversi attori e produttori coordinati da Gal Gallura-Alta Gallura e Onav. Molto partecipati i laboratori enogastronomici pomeridiani dedicati a Li mastri di la Suppa – Come realizzare la Suppa e Dolce e salato: i Truffigghjoli e la Mazza frissa.

Cultura e condivisione. Particolare attenzione è stata rivolta alle iniziative di carattere culturale e di valorizzazione del territorio: ad aprire le danze è stato l’incontro pubblico che si è tenuto a Santa Maria Coghinas, nell’Auditorium comunale, nella giornata di giovedì incentrato sull’incompiuto delle terme di Casteldoria e l’analisi dell’uso della geotermia come opportunità preziosa per il territorio. A discutere di un tema quanto mai attuale e vicino alle comunità coinvolte istituzioni, associazioni e Regione, con la promessa di aprire un tavolo operativo prestissimo. Le tre giornate del festival sono poi state sugellate dalle tavole rotonde su tematiche attuali e sensibili, come l’importanza della destagionalizzazione del turismo – tema centrale nell’attività di Sardegna tutto l’anno – e la valorizzazione delle ricchezze del territorio. Tanti gli attori coinvolti e i contributi alle discussioni, animate di fronte a platee vivaci e partecipi: una riflessione importante si è aperta sul lavoro fatto attraverso il festival nel valorizzare le eccellenze locali, seminando nella comunità nuovi spunti, e la possibilità di declinare una Sardegna fruibile dodici mesi l’anno. Infine gli apprezzati appuntamenti musicali, venerdì con i Double Dose e i Fantafolk, che hanno concluso la prima serata con una strepitosa jam session. Coinvolgente il concerto di sabato sera, dedicato alla musica e alla poesia di Fabrizio De Andre con gli straordinari Creuza de ma band. Mentre, domenica pomeriggio, è stata la volta della musica Itinerante al ritmo dei Meda Funky Street Band.

“Siamo felici di aver aperto un dialogo attivo anche in questo territorio e aver riflettuto insieme ai tanti attori del Festival -ha spiegato Rosario Musmeci, presidente Associazione Camperisti Torres- : il nostro impegno, ormai da cinque anni, è volto proprio valorizzare i territori e le eccellenze, offrendo alle comunità coinvolte azioni mirate di investimento e rivalorizzazione del loro patrimonio. I cittadini ed i partecipanti hanno risposto con entusiasmo: c’è una Sardegna fruibile dodici mesi l’anno, che permette di vivere esperienze di alto profilo grazie alle ricchezze naturalistiche, architettoniche, culturali ed enogastronomiche. Spetta a noi valorizzarle e renderle fruibili, grazie a un attento e responsabile gioco di squadra dove tutti perseguiamo lo stesso obiettivo”.

Il sindaco di Viddalba Giovanni Andrea Oggiano: “Siamo orgogliosi di aver ospitato la quinta edizione del Festival del turismo itinerante facendo conoscere a un pubblico più vasto il nostro territorio e le nostre peculiarità. È stata un’esperienza gratificante per tutta la comunità e speriamo di poter dare il nostro contributo anche in futuro”.

Franca Murgia, direttrice di Gal Alta Gallura-Gallura: “Il festival è stato un successo e siamo estremamente soddisfatti del lavoro fatto in grande sinergia con l’Associazione Camperisti Torres e i comuni coinvolti: il Festival è una straordinaria piattaforma per promuovere i nostri progetti  di cooperazione ENOTRIA (Paesaggi e percorsi del vino), OLI-VICOLI (Le strade dell’olio), ME.DI.GI. (Dalla memoria alle produzioni digitali) ed in particolare i nostri produttori, con le loro storie e i loro progetti. Siamo sempre più convinti che la chiave per valorizzare il nostro patrimonio è veicolarlo attraverso i giusti canali, coinvolgendo da un lato istituzioni e aziende, dall’altra il pubblico con percorsi mirati creati per rendere le nostre eccellenze fruibili”.

Loredana Barra, presidente territoriale Sassari Uisp e resp. nazionale politiche educative: “Dal 2019 Uisp ha sposato con entusiasmo il festival condividendo fin dai primi passi questo cammino poiché crediamo molto nei valori che porta avanti. In questo momento più che mai abbiamo bisogno di riaprirci alla natura, abituare i bambini che soffrono di ‘deficit di natura’ al vivere all’aperto e riappropriarsi degli spazi. Uno spazio calpestabile, vivibile, che diventa loro attraverso le attività che proponiamo. Il festival è molto più di un evento confinato a pochi giorni l’anno, non sfrutta il territorio ma lascia qualcosa che il territorio e le comunità possano utilizzare, in una sorta di continuità virtuosa”.

Le parole di Tommaso Sussarello: “Tutto quello che facciamo lo facciamo in maniera proattiva, stimolando la comunità fatta da cittadini e imprese, perché diventi una realtà visitabile. In questo momento di abusa tanto della parola sostenibilità ma la forma di turismo che vogliamo proporre noi, lontano dall’overturism di cui si parla tanto, è rigenerativa e sostenibile”.

“Oggi forse dovremmo concentrarci sul concetto di riconoscibilità che per noi è fondamentale ed è diverso dall’identità: il cibo è un segno di riconoscibilità per noi, un segno distintivo. In questo territorio e nella nostra isola ci sono delle potenzialità importanti, qui e solo qui, ed è importante valorizzarlo rifiutando la standardizzazione del gusto” la chiosa di Mario Sechi.

Nell’edizione 2024 l’apporto fondamentale della vasta rappresentativa delle attività del turismo vicine al Festival: dalla Camera di Commercio del Nord Sardegna attraverso la campagna di marketing territoriale Salude&Trigu all’Assessorato Regionale del Turismo, dalla Fondazione di Sardegna ai Comuni di Viddalba e Santa Maria Coghinas, dal CSV Sardegna, dalla Provincia di Sassari, dal Gal Alta Gallura-Gallura dalle Unioni dei Comuni dell’Alta Gallura e dell’Anglona e Bassa Valle del Coghinas, a Forestas, dalle Pro Loco di Viddalba e Santa Maria Coghinas, Campagna Amica a l’Uisp e le Acli, Sardex, Dott. Camper. Non ultime tutte le Associazioni che hanno curato le attività che si sono svolte nel corso delle tre giornate: ASD Sardegna Sport & Natura, ASD Azen Kayak, ASD Iolaos, Associazione Amici del Cammino di Santu Jacu, ASD In Sardegna, ASD No Limitis, Inner Forest e Anglona Rural Experience, Viddalba Trekking ASD, ASD Arcieri Torres.

Archiviata la quinta edizione l’Associazione camperisti Torres è già al lavoro per preparare quella 2025, il presidente Rosario Musmeci ha dato un piccolo spoiler nella cerimonia di chiusura del Festival a Viddalba: “Sicuramente ci concentreremo ancora su territori e ambiti preziosi dell’interno”.


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