Lunedì 7 Ottobre, aggiornato alle 22:00

Bono si prepara alla seconda edizione del festival di letteratura sportiva Mens Sana

Bono si prepara alla seconda edizione del festival di letteratura sportiva Mens Sana

A Bono freme l’attesa per la seconda edizione del festival di letteratura sportiva Mens Sana, che unisce il valore della lettura a quello della pratica sportiva. Dal 27 al 30 settembre, il paese del Goceano sarà testimone di storie che hanno lasciato il segno nello sport e nella vita di chi le ha vissute o raccontate. Tra queste, la vicenda del calciatore Michele Padovano – raccontata dallo stesso protagonista – che, accusato ingiustamente di essere un narcotrafficante, ha ottenuto l’assoluzione piena nel 2023, dopo diciassette anni; la lunga esperienza di Marino Bartoletti come giornalista sportivo, che porterà a Mens Sana i suoi libri della serie degli dei; i successi di Meo Sacchetti, già campione di pallacanestro e apprezzato allenatore della Dinamo Sassari, di cui parlerà Nando Mura; il percorso umano e sportivo del calciatore Giacinto Facchetti raccontato da suo figlio Gianfelice; l’impresa di Joanna Borella, la prima bambina straniera a essere adottata in Italia, che oggi dirige l’associazione di calcio femminile Bimbe nel Pallone; la vita del pugile Rocky Marciano, raccontata da Marco Pastonesi; le storie dei campioni di tennis Novak Djokovic, Rafael Nadal e Jannik Sinner narrate da Riccardo Crivelli.

Questi sono alcuni dei numerosi argomenti che verranno portati all’attenzione di lettori e appassionati nella quattro giorni di Bono. Nell’ambito del festival sono inoltre previsti incontri con gli studenti e attività nelle scuole finalizzati a promuovere fra i giovani l’importanza e i valori dello sport e della lettura.

«Siamo molto entusiasti per questa seconda edizione, sia perché avremo anche quest’anno ospiti di primo livello sia per il finanziamento ricevuto dalla Regione Sardegna, superiore rispetto allo scorso anno – afferma il sindaco di Bono Michele Solinas –. Aver ricevuto un punteggio fra i più alti ci dice che si sta lavorando bene, grazie all’impegno dell’amministrazione, dell’associazione Lìberos e dell’assessora alla Cultura Eliana Lisai».

Un festival che nasce con importanti obiettivi per il territorio: «Bono è l’unico paese della zona ad avere un festival letterario, ma ringraziamo i Comuni limitrofi per avere sposato il progetto. Speriamo in una partecipazione sempre maggiore che coinvolga non solo la nostra comunità ma anche tutto il territorio del Goceano», conclude.


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