Chi ricorda la storia degli altari lignei che da San Francesco sono partiti e non ci hanno fatto più ritorno?
E’ una storia dai contorni semi seri, dove al centro ci sono dei reperti di grandissimo valore artistico, prelevati per essere restaurati dalla chiesa di San Francesco nel lontano 1986, da allora non hanno fatto più ritorno. Questi altari furono prelevati dalla Soprintendenza ai beni storici e artistici su ordine dell’allora Dirigente Marilena Dander, ma stranamente dopo il restauro ad Alghero non tornarono più.
Furono sistemati ( parcheggiati)i in altri comuni, esattamente uno nella chiesa di Aggius e uno in quella di Tempio.
Una nostra lettrice, Caterina Salerno ci ricorda i fatti, supportati dalle foto scattate da lei in persona.
Una storia incredibile, che a distanza di trent’otto anni ritorna prepotentemente alla ribalta.
Non è la prima volta che anche la Politica algherese si sia interessata, per far in modo che i reperti di notevole valore tornino ad Alghero.
Ci viene in mente addirittura una mozione presentata nel 2005 da un giovane Maurizio Pirisi che aveva con una propria richiesta, interessato direttamente il consiglio comunale. Anche in questo caso tutto finì nel dimenticatoio.
E allora la domanda che ci si pone oggi è: può il Consiglio Comunale imporre al Sindaco Cacciotto e alla sua Giunta, di prendere impegni per esercitare a tutti i livelli pressioni verso chi ha titoli, si pensi alla Soprintendenza, ai Frati Francescani se non alla Curia, per disporre che le opere d’arte di Alghero tornino nella città catalana.
La cosa clamorosa che lascia letteralmente basiti, è la certificazione scritta contenuta proprio su questi reperti. Si legge infatti su uno di loro: altare settecentesco in origine nella chiesa di San Francesco ad Alghero e dal 16 dicembre 1986 a seguito di restauro eseguito dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici Storici di Sassari collocato in deposito temporaneo presso questa chiesa.
E’ la certificazione inconfutabile e palese che quello è un bene della comunità algherese.