Martedì 17 Settembre, aggiornato alle 16:34

Cartelle Secal persino con gli interessi: tutta colpa di un disallineamento dei dati, non aggiornati da anni

Cartelle Secal persino con gli interessi: tutta colpa di un disallineamento dei dati, non aggiornati da anni

Nelle case degli algheresi in questi giorni stanno arrivando le notifiche della SECAL la società partecipata del Comune di Alghero che si occupa della gestione delle entrate tributarie, extra tributarie e patrimoniali. La notifica afferisce la tassa sui rifiuti Tari.

Tutto ai sensi dell’articolo 31 del vigente regolamento in materia di Tari, inviamo al suo domicilio il presente avviso di scadenza al solo fine di agevolarla nel calcolo dell’importo dovuto ai fini del versamento in autoliquidazione per il pagamento del tributo dovuto, per il locale ed aree occupate o possedute presenti nel nostra banca dati, a seguito di vostra dichiarazione nel corso dell’anno 2024 esistenti nel Comune di Alghero. Considerato che il versamento deve essere effettuato in autoliquidazione al fine di non incorrere in successive sanzioni si chiede cortesemente di prestare attenzione agli elementi utilizzati per il calcolo quali superficie dell’immobile tariffa applicata(immobile nel quale si risiede relative pertinenze ed immobili a disposizione, numero dei componenti residenti nell’abitazione, alla data del 1 gennaio 2024 o alla data di dichiarazione dell’occupazione, riduzioni ed agevolazioni applicate (unico occupante, distanza dal punto di raccolta per gli immobili siti al di fuori del perimetro urbano, codice attività per le utenze non domestiche ecc….) Questo è l’incipit contenuto nella nota che sta arrivando agli algheresi. La tassa sui rifiuti pagabile in unica soluzione oppure, come da schema allegato, si può procedere anche nel frazionamento dei pagamenti, resta inteso che la prima rata deve essere pagata entro la metà di settembre Poi nello stesso periodo di ottobre poi di novembre procedendo con il saldo al 16 dicembre 2024.

Ma come ogni notifica che si rispetti, non tutti hanno ricevuto la richiesta di pagamento nella maniera corretta, dovuta, sovente c’è difformità tra quante persone occupano l’immobile, se non i metri quadri rappresentati  dichiarati difformi da quelli reali.

Da qui parte tutto un meccanismo di contestazioni, dove un ruolo centrale rivestono gli uffici che devono ricevere il pubblico al quale sono dovute le spiegazioni del caso. E le difformità che si stanno riscontrando non sono poche.

Tutta colpa di un disallineamento al quale non si è proceduto normalizzare, ereditato dalla precedente amministrazione, fra quanto rilevato dalla Step in fase di controllo-riscontro del dichiarato, le difformità rilevate, e i dati in memoria nella Secal, la società partecipata del Comune che si occupa della gestione delle entrate tributarie. Dati che non si incontrano, dati difformi. I bollettari sono quelli riferiti a vecchie superfici, non aggiornati. Da qui nascono le frizioni.

Pare stia avvenendo persino che persone che avevano sistemato la loro posizione tra quanto dichiarato e quanto rilevato, pagando la differenza, oggi si ritrovino non solo a dover ripagare la differenza ma addirittura rivalutata in percentuale con gli interessi, tutto perché nel database di SECAL le situazioni singole non sono state aggiornate.

Se a ciò si aggiunge che proprio nel mese di agosto sono partiti tantissimi avvisi a cittadini contribuenti algheresi, si dice addirittura all’insaputa dell’assessore alle finanze in carica Enrico Daga, si percepisce il fatto e la difficoltà chi ora sta amministrando, che deve,  gestire una partita molto complicata. Entrate di tributi che afferiscono in taluni casi, il 2019.

Una vicenda “spinosa” che mette in difficoltà l’attuale amministrazione che deve introitare il dovuto ma crea imbarazzo il fatto che si debbano chiedere  gli interessi sapendo che talvolta la colpa non è proprio del contribuente. E Come se ne esce? Qualcuno propone, sommessamente,  di abbonare la quota che riguarda gli interessi, facile a dirsi un po’ meno a farsi. Altri chiamano in causa chi c’era prima, obiettando che forse i database SECAL dovevano essere aggiornati, e nel mentre che si cercano colpevoli o presunti tali, le cartelle esattoriali sono pervenute a destinazione. E si devon pagare.


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