Domenica 8 Settembre, aggiornato alle 19:57

L’Anfiteatro di Maria Pia accende il dibattito: che fine farà? Il ruolo del nuovo CdA della Fondazione, ancora da nominare, sarà determinante

L’Anfiteatro di Maria Pia accende il dibattito: che fine farà? Il ruolo del nuovo CdA della Fondazione, ancora da nominare, sarà determinante

Un blackout di circa 10 anni poi alla fine del mese di luglio 2022 l’anfiteatro di Maria Pia intitolato a Ivan Graziani rinnovato e riqualificato era pronto a riaprire per gli spettacoli e di grandi eventi. I lavori per recuperare l’area esterna sono costati 1,6 milioni di euro, con questo cospicuo finanziamento è stata rinnovata completamente la parte delle tribune con nuove sedute, rifatti gli impianti elettrici, idrici,rinnovata l’illuminazione riqualificato il grande parco esterno con ampia zona parcheggi.  Il restyling dell’anfiteatro ha riportato il pieno splendore in un luogo simbolo degli eventi per Alghero, che  ricordiamo per un decennio è stata sede del Festivalguer dal 2002 al 2011,  quando la Riviera del Corallo fu la apripista delle grandi stagioni degli eventi a livello nazionale.

Ad Alghero arrivò un finanziamento regionale di 3 milioni di euro nel marzo 2020 (LEGGI) proveniente dall’assessorato regionale agli enti locali, di questi 1,6 milioni furono destinati al recupero della parte esterna del palacongressi quella conosciuta meglio come anfiteatro e area di transito e sosta. Il resto della struttura,  quella del gigante dormiente, del più grande monumento del nulla a mai entrato in funzione, meglio non parlare. E’ li!

Il lavoro del primo lotto nell’anfiteatro Ivan Graziani si conclusero poco prima dell’estate, correva il mese di luglio 2023 e l’impresa On Technology di Porto Torres (LEGGI) completò l’appalto da circa 1 milione di euro con un intervento che riguardò la pulizia generale e il verde e l’area parcheggio il raddoppio rispetto agli anni precedenti dei servizi igienici la ristrutturazione riqualificazione degli spogliatoi dei campi di calcio basket tennis che si trovano all’interno della mega struttura .

La gestione dell’area da allora fu affidata in gestione alla fondazione Alghero proprio per programmare i grandi eventi . Alla presidenza della fondazione Alghero c’era Andrea DELOGU ( Leggi) , è da qui si deve partire per riconoscere che da allora strada ne è stata fatta tanta e  per Alghero arrivò il titolo di regina dei grandi eventi musicali.

 

Da quel momento si riprese in mano un filo conduttore che rilanciò definitivamente l’anfiteatro, facendolo diventare epicentro degli eventi musicali e di spettacolo di livello assoluto. Di li a poco persino l’intitolazione dell’anfiteatro a Ivan Graziani con tanto di cerimonia e presenza della moglie del cantante sul posto ( LEGGI).

L’amministrazione con il sindaco Conoci, destinandogli ingenti risorse, rese disponibile uno spazio e da allora si incominciò di riempire la stagione estiva algherese, portando qui in città, artisti di assoluto valore.

Oggi ad appena due giorni dalla chiusura dell’Alguer  Summer festival, diventa centrale un dibattito, rievocato dall’ex assessore Alessandro Cocco, che avvisa sulla potenzialità di questa struttura.

Ed è proprio dal nuovo management della Fondazione Alghero, che dovrebbe rientrare nel pieno della propria operatività dal prossimo mese, ci sarà da capire quali saranno le intenzioni, di chi dovrà gestire la struttura, e destinare importanti risorse per la promozione della destinazione Alghero, compresa la presenza di grandi eventi.

Siamo fermi ai si dice, non c’è al momento attuale una dichiarazione ufficiale, l’attuale Presidente pro tempore della Fondazione Alghero  e il suo CdA, dovrebbe lasciare l’incarico nelle prossime settimane, al suo posto, è stato detto, ci sarà, forse,  Graziano Porcu, è solo allora, con tanto di incarico formale si potrà sapere quale sarà la strada che traccerà il nuovo CdA della fondazione Alghero.

Quel che è certo, e mette tutti d’accordo, è che la struttura di Maria Pia non può essere dimenticata. Quella location, per spazi, ubicazione, e capacità di ospitare il pubblico, e unica in Sardegna. Un lusso per Alghero ricavato dall’intuito di chi amministrava che vide in quegli spazi esterni un luogo da valorizzare e rendere fruibile.

Nell’immaginario collettivo algherese, il centrodestra crede nella potenzialità dell’area e la sfrutta, nella parte opposta, non si vedono di buon occhio solo i grandi concerti, si ha voglia di cambiare, lo si ipotizza, ma ancora non si sa come e per andare dove.

Ecco da qui si deve partire e la domanda alla quale bisogna rispondere senza finzione e senza inganno è: che fine farà l’anfiteatro Ivan Graziani? Se si dovesse abbandonare la strada dei grandi eventi, per la struttura la decadenza è quasi certificata, se al contrario la struttura verrà mantenuta per i suoi fini, integrandola, nel contenitore generale con altre manifestazioni, anche con taglio culturale, si pensi su tutto a commedie, rappresentazioni corali, balli, si capisce che Maria Pia avrà un destino di valore. Perché in definitiva,  è inutile negare che non è pensabile che ogni pochi anni, quell’idrovora di quel gigante dormiente divori milioni di euro per la distrazione di chi amministra, che lascia decadere una struttura che poi bisogna recuperare. Non ce lo possiamo permettere.

E insieme alle scoppiettanti estati algheresi, si pensa persino al Capo d’anno algherese. Che fine farà? Anche qui e per questo,  il discorso è speculare con quanto detto sopra. Solo il management potrà parlarne, perchè siamo quasi a Settembre, e la fine dell’anno è dietro l’angolo, se si pensa ai tempi dovuti per predisporre atti e contratti. Semprechè non si lasci alla attuale governance, di nomina del centrodestra sardista,  la possibilità di organizzare il mese di Dicembre che ad Alghero è noto è “mes que un mes


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