Martedì 10 Settembre, aggiornato alle 9:18

VIDEO – Parco Eolico Mistral. Il Consiglio Comunale di Alghero si è espresso all’unanimità: al Ministero la richiesta di indizione dell’inchiesta pubblica

VIDEO – Parco Eolico Mistral. Il Consiglio Comunale di Alghero si è espresso all’unanimità: al Ministero la richiesta di indizione dell’inchiesta pubblica

Ieri il consiglio comunale di Alghero si è espresso all’unanimità sulla richiesta da inoltrare  al Ministero  la richiesta di una indizione di una inchiesta pubblica, in merito al  Parco Eolico Mistral, ipotizzato nella costa occidentale della Sardegna prospiciente Alghero, la Planargia e le Coste settentrionali del Sinis. Un progetto che prevede la realizzazione di una centrale eolica offshore con 32 torri eoliche alte più di 200 m su una superficie marina di centinaia di ettari a circa 35 km, circa 19 miglia marine, dalla costa della Sardegna nord occidentale. Una potenza prevista di 15 MW per ciascuna torre eolica flottante, per complessivi 480 MB, mentre la durata prevista della centrale eolica sarebbe di 30 anni. Il cavidotto di collegamento dovrebbe approdare sulla terraferma sulla costa algherese da dove parte un nuovo elettrodotto verso stazioni elettriche e la stazione di connessione alla rete di Ittiri, peraltro la potenziale. Non è stata ancora rilasciata la concessione demaniale marittima ed è stata richiesta la pronuncia di compatibilità ambientale e la procedura di VIA è in corso.

Ieri in consiglio comunale ad Alghero, si sono palesemente manifestate le posizioni in campo, delle forze politiche,  che sebbene alla fine sia risultata unanime la deliberazione del consiglio, ci sono notevoli distinguo almeno tra tre forze politiche in campo. La posizione di Forza Italia è stata espressa da Marco Tedde, la posizione di Michele Pais per la Lega, Alessandro Cocco per FdI.

Poi sintesi di quanto stava avvenendo, in  un intervento abbastanza articolato, l’ha fornito Gabriella Esposito capogruppo del Partito Democratico.

Ma altrettanto meritevoli di attenzioni gli interventi degli altri capogruppo, fra i quali si ricorda Giusy Piccone, Gianni Martinelli e Marco Colledanchise, Anna Arcasedda, Christian Mulas per la coalizione di maggioranza.

Ed è emerso quanto sia difficile e articolato il percorso per contrastare  questo tipo di interventi. E non si può affrontare questo tipo di problematica lasciandosi trasportare dal cuore, usando frasi ad effetto e sensazionali, qua ci sono in campo scelte autorevoli da fare, chi interviene sul tema deve farlo rispettando i tecnicismi presenti,  compresi gli obiettivi previsti dalla suddivisione a livello nazionale della produzioni di energia da ” rinnobbili. E si finisce per  parlare di quote previste dal Decreto del Governo Nazionale, che assegna ufficialmente a tutte le regioni le potenze da rinnovabili da produrre entro il 2030, dove  per la Sardegna, come previsto, sono previsti  6,2 gigawatt. E si aggiunga anche l’obiettivo della dismissione del carbone per produrre energia, previsti dal 2025 sino alla dismissione totale prevista al 2050. Ed è qui il punto, e di questo si deve parlare senza finzioni e senza inganni. Questo è il cuore del problema.

Il Comune di Alghero con il deliberato di ieri si farà promotore presso il ministero dell’ambiente,  della richiesta di indizione dell’inchiesta pubblica, ha ribadito Raimondo Cacciotto in chiusura dei lavori, così da coinvolgere l’intero territorio circa gli impianti derivanti dalla realizzazione dell’impianto offshore mistral tra capo Marrargiu e capo Manno, con le relative opere infrastrutturali.  Ed ancora il sindaco è stato molto chiaro nell’affermare  che si rivendicano con determinazione l’importanza della partecipazione delle comunità locale all’interno dei processi decisionali e di sviluppo delle progettualità che riguardano il nostro territorio. Il sindaco Cacciotto rilancia con forza l’importanza del coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte strategiche che coinvolgono e incidono pesantemente sul territorio e ieri l’iter incominciato in commissione, si è concluso e porterà alla richiesta presso il Ministero dell’indizione dell’inchiesta pubblica correlata alla Valutazione di Impatto Ambientale di cui all’articolo 24 bis del Dlgs numero 152 del 2006. Alghero sarà capofila di questa proposta che vedrà il coinvolgimento degli altri comuni tra cui Bosa Putifigari Ittiri Bessude Tresnuraghes, Magomandas, dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, oltre alle principali associazioni ambientaliste che già si sono espresse in relazione al progetto.

Siamo certamente a favore del processo di transizione energetica che ci indirizza verso stili di vita e forme di produzione di energia più sostenibili –ha sostenuto nel suo intervento l’Assessore all’Urbanistica Roberto Corbia– ma in nessun modo siamo a favore delle modalità attraverso le quali questo processo si sta materializzando arrivando sui territori senza nessuna forma di coinvolgimento.

 

 


Condividi:


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi