Martedì 10 Settembre, aggiornato alle 8:47

Calabona – A-Mare Beach Club , i Carabinieri sequestrano la struttura

Calabona – A-Mare Beach Club , i Carabinieri sequestrano la struttura

Alghero 8 agosto –  I Carabinieri questa mattina si sono presentati nello stabilimento balneare A-Mare, in località Calabona, e hanno posto la struttura sotto sequestro.

È un nuovo capitolo, che riguarda il Beach Club, che peraltro stava programmando il proseguo della stagione, proponendo alla propria clientela, per la notte di Ferragosto una serata esclusiva.

I militari hanno sequestrato la struttura su disposizione della procura di Sassari che indaga per il reato di abuso edilizio.

Nei giorni scorsi un altro capitolo ha riguardato la società Bagni del Corallo titolare del Beach Club, raggiunta da un provvedimento dirigenziale del Comune di Alghero dove l’attività per stabilimento balneare non può essere avviata in quanto non ammissibile sulla concessione demaniale sopra richiamata; pertanto si richiede al SUAPE l’emissione del provvedimento interdittivo (LEGGI).

La Società Bagni del Corallo ha dato mandato ai propri legali, di depositare una denuncia presso la procura della Repubblica di Sassari. Si obietta sulla competenza dell’ufficio edilizia privata sull’argomento, che sarebbe in capo al demanio regionale, paventando addirittura l’alterazione del testo letterale della norma sulle linee guida per la predisposizione del Pul con l’inserimento dell’avverbio “solo”, rappresentando che alla Società Bagni del Corallo doveva essere rilasciata “una concessione demaniale semplice non come si evince una concessione demaniale marittima multifunzionale su un litorale ghiaioso”.

Come anticipato anche da noi, la proprietà si è rivolta con carattere di urgenza al tribunale amministrativo regionale (LEGGI) che ieri si è pronunciato, sospendendo il provvedimento del Comune e rinviando ogni decisione al 25 maggio 2025.

Ora un ulteriore sviluppo della vicenda, intorno alla quale c’è molto riserva da parte di tutte le parti in causa.

Oggi  la presenza dei militari dell’Arma nello stabilimento, e il suo sequestro in città ha fatto molto rumore.

 


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