“Ho letto che i naturisti che frequentano la Baia delle Ninfe nel comune di Alghero sconfinerebbero dal tratto a loro autorizzato con delibera della Giunta comunale a tutto l’arenile anche nella parte frequentata dai tessili con bambini” (LEGGI), è l’inizio di una nota firmata Fidenzio Laghi, ex presidente dell’Associazione naturista emiliano-romagnola (Aner), che interviene dando la sua personale lettura, a quanto da noi pubblicato nei giorni scorsi in merito a una situazione di forte polemica fra fruitori storici della spiaggia , confinanti con la spiaggia dove si pratica il naturismo, circa 200 mq di porzione di arenile in loc. Porto Conte, denominata “Spiaggia di Baia delle Ninfe” (LEGGI).
Si legge ancora:
“Chi scrive ha una lunga esperienza come naturista e per 16 anni: dal 1985 al 2001, è stato presidente dell’Associazione Nudista Emiliano Romagnola ottenendo importanti risultati per il naturismo e lottando anche a livello nazionale sin dal 1993 per ottenere una legge che facesse chiarezza in materia di naturismo che ancora manca ed anche quest’anno in varie località ci sono persecuzioni contro i naturisti e sarebbe necessaria per tutti, solo che le associazioni naturiste purtroppo sono in letargo e solo alcuni fanno qualcosa come ad Alghero, ma poco,
A me risulta innanzitutto che, come affermano anche numerose archiviazioni e sentenze emesse dai Magistrati a tutti i livelli, chiamati a decidere per denunce promosse da chi voleva anche perseguitarci, il nudo integrale in aree conosciute dal pubblico non viola alcun articolo del c.p.
Le delibere comunali e le ordinanze che consentono un tratto di arenile hanno solo valore per un riconoscimento comunale, per valorizzare turisticamente il naturismo ed a questo scopo dovrebbero porre dei servizi. Non si vieta quindi di praticare il naturismo anche fuori da questo spazio in area conosciuta o nota al pubblico e penso che tutto l’arenile sia noto al pubblico per la presenza dei naturisti.
Io sono convinto che ai bambini vada data una sana educazione e vedere il nudo nella sua giusta ottica, sin dalla loro più tenera età, anche per ridurre al massimo il danno che poi avranno verso i nove e dieci anni che vedranno nei telefonini video porno, e considereranno il nudo solo legato al sesso e non come lo vede il naturismo, per favorire la salute psico-fisica e sociale e rispetto per l’ambiente” conclude Fidenzio Laghi già presidente dell’Associazione Nudista Emiliano Romagnola”.
Ci sia permesso di dissentire almeno parzialmente dalle affermazioni dell’ex Presidente ANER. Cosa significa che “Non si vieta quindi di praticare il naturismo anche fuori da questo spazio in area conosciuta o nota al pubblico” che un naturista nel suo stato di nudità, può liberamente passeggiare oltre gli spazi dedicati con tanto di Delibera da parte dell’Amministrazione Comunale? Spazio definito nella Delibera n.248 del 12 Agosto 2022 “tratto di arenile da destinare alla pratica del naturismo“, dove il termine “tratto” assume un limite invalicabile. Si aggiunga pure, che sempre la stessa delibera prevede che ” l’Associazione A.N.I.T.A. Sardegna Naturista, come da accordi intercorsi, provvederà alla predisposizione e consegna della cartellonistica da ubicare a delimitazione dell’inizio e della fine del tratto dedicato“, con un rimando chiaro al codice di comportamento che è stato pubblicato presso il sito istituzionale del Comune di Alghero.
Lo stesso codice comportamentale (LEGGI), nel suo incipit, recita: “Poiché il naturismo è un movimento che si propone di promuovere un contato con la natura privo di artificiosità…..attraverso uno stile di vita che vede la nudità, anche sociale, vissuta in maniera naturale ma sempre nel rispetto della legge e delle buone regole di condotta etica e sociale. E ancora “Gli ospiti delle aree destinate alla pratica del turismo naturista assicurano un comportamento sociale mirato al rispetto reciproco della persona, al buon costume e alla privacy.
Ed è il punto. Se qualcuno protesta vibratamente e si appella al Sindaco e alle forze di Polizia, crede o no fermamente che le buone regole di condotta sia state infrante? Perchè è sacrosanto il diritto alla pratica del naturismo, ma in maniera identica è un diritto anche quello di poter stare liberamente laddove buone regole di condotta e di buon costume non si possono derogare.