Venerdì 20 Settembre, aggiornato alle 21:50

Il Caval Marì alla Società Maxinna srl. Un progetto di riqualificazione nel segno di aria, acqua, terra e fuoco

Il Caval Marì alla Società Maxinna srl. Un progetto di riqualificazione nel segno di aria, acqua, terra e fuoco

Il Caval Marì lo storico locale sul Lungomare Dante ad Alghero, se lo è aggiudicato, giovedì scorso, dopo l’apertura delle buste a Sant’Anna, la Società Maxinna srl. 

La società a responsabilità limitata è in capo ad Andrea Pinna e Massimiliano Galeandro. Andrea Pinna ad Alghero è noto per essere il socio in quota del Rafel, e sopratutto Presidente della squadra locale di calcio che milita nel campionato di Promozione Regionale.

Di seguito la nota stampa della società Maxinna srl, che espone le sue direttive di intervento, l’idea progettuale, sottolineando la presenza di quattro elementi fondamentali  che rimandano alla filosofia pitagorica, quattro elementi che fanno viaggiare la fantasia, in reminiscenze scolastiche dove  il fuoco, l’aria, l’acqua, la terra sono elementi fondamentali nella ricerca dell’Archè. Oggi ancora questi elementi sono componenti fondamentali sulla terra, del loro ruolo nel surriscaldamento del pianeta e della conseguente crisi climatica, la loro ottimizzazione, diventa una opportunità, e la descrizione della riqualificazione propone quindi un progetto futuristico.

Si legge:

Natura e Sardegna. Sostenibilità e innovazione. Ecco come rivivrà uno dei luoghi simbolo di Alghero Il nuovo Caval Marì targato Maxinna srl e Santoni Group sarà un ponte tra luoghi e tempo, un dialogo aperto tra elementi, uno spazio aperto e inclusivo.

Il progetto, che giovedì si è aggiudicato il bando del Comune per la riqualificazione di uno dei luoghi simbolo di Alghero, ha un cuore pulsante che batte al ritmo dei quattro elementi naturali. Aria, acqua, terra e fuoco incontrano la Sardegna e trovano spazio nella ridefinizione, strutturale e architettonica, di una struttura che ha segnato la storia moderna di Alghero.

È pensando all’aria che opportuni e puntuali accorgimenti strutturali agevoleranno il ricorso alla ventilazione naturale con un riverbero importante sulla salubrità dell’insieme. È protagonista l’acqua nell’idea di un impianto di condizionamento che si servirà dell’acqua di mare per il suo funzionamento, ottimizzando l’utilizzo di risorse e generando rese e risparmi energetici. Si ispira alla terra il pensiero di riconvertire circa 270 mq di scogliera grazie al ripensamento della terrazza sul mare che sarà liberata dagli attuali riempimenti e realizzata con una soluzione flottante e una pavimentazione in sughero autoctono. C’è evidentemente il fuoco nell’introduzione dell’energia solare per soddisfare parte del fabbisogno energetico dell’intero nuovo complesso.

 

Un’idea organica e tutta nuova che fonde, in un risultato originale e suggestivo, tradizione e innovazione. È la storia della città, con tutta la sua forza simbolica, che si trasforma in uno spazio sostenibile e perfettamente integrato nel territorio. Visto dal mare, il nuovo Caval Marì conserverà la sua cadenza originaria di vuoti e pieni delle aperture, ripensata grazie alla sostituzione di alcune porzioni di muratura con un esoscheletro che darà vita a una narrazione iconica del territorio grazie alla presenza di alcuni segni tipici: corallo, schizzi d’acqua del mare che si infrange sugli scogli della location, torri.

Questa nuova pelle darà vita a una visione fluida e pluridimensionale che crea un continuum tra esterno e interno. Un progetto che crea collegamenti anche tra passato e presente con la decisione di “staccare” le pareti perimetrali dell’edificio dalla nuova struttura, restituendo così anche dall’interno la vista originaria delle mura.

 

“Il nostro Caval Marì” conferma Andrea Pinna della Maxinna srl “propone una visione chiara e responsabile di luogo destinato alle Persone. Uno spazio che si struttura attorno a cardini progettuali di valore che permetteranno al nuovo complesso di ambire alla prima certificazione – di tipo Leed Gold – di edificio sostenibile in Sardegna.”, conclude la nota della società  Maxinna srls


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