“Sconfitta amara ad Usini, nonostante la chiusura della prima frazione a favore dei giallorossi, per 1-0. Purtroppo come costante di tutto il girone di ritorno, paghiamo caro alcune disattenzioni difensive e l’incapacità di trovare la giusta reazione nella gestione dei risultati negativi.
Siamo altrettanto convinti che da stagioni difficili, al limite dell’impossibile come questa (non vogliamo ricordare tutte le problematiche affrontate in questa sede) si possano temprare e formare persone e uomini con la U maiuscola, che saranno importanti per il futuro di questa società.
Sabato si va Brandizzo (TO), per l’ultima giornata di questa stagione”.
Sono le laconiche dichiarazione del fine gara da parte della Futsal Alghero dopo la sconfitta patita contro la Sardinia Futsal, La squadra giallo rossa è ultima in classifica con 12 punti, e a rischio retrocessione.
Una stagione travagliata per la matricola nel campionato di serie B, con un tabellino davvero deficitario: 13 partite perse e solo 3 vinte con tre pareggi, su 19 incontri.
E’ lo scotto davvero per la squadra della Futsal Alghero ha pagato nel dover giocare l’intera stagione in “trasferta” a Usini.
Il campo di gioco, il proprio campo, è fatto di punti di riferimento, di conoscenza memonica degli spazi. Giocare sempre laddove non ti alleni compiutamente, equivale ad essere sempre in trasferta. Allenamento una sola volta alla settimana è davvero poco per conoscere a memoria il parquet di gioco
Un peccato che questa società piena di entusiasmo, che ha speso tantissimo, perda la serie B, e lo abbia patito lontano da Alghero, che non è una giustificazione parziale ma una assoluzione totale. La società e i giocatori non hanno colpe, hanno fatto il possibile e onorato gli impegni, è la loro città, Alghero, che non li ha tutelati, perseguendo con ogni mezzo la possibilità di poterli far giocare con il calore del loro pubblico e in una struttura in città. La Futsal Alghero riempiva il Palazzetto dello sport la domenica, giocare a quasi 30 Km di distanza l’ha fatta piombare in una situazione surreale, di solitudine, difficile da commentare e ancor di più da giustificare.