Venerdì 4 Ottobre, aggiornato alle 21:58

Parco e pesca in AMP, Mimmo Pirisi : una risoluzione politica dell’Assemblea disattesa dal CdA e decisione scaricata al Ministero. Si dimettano

Parco e pesca in  AMP, Mimmo Pirisi : una risoluzione politica dell’Assemblea  disattesa dal CdA e decisione scaricata al Ministero. Si dimettano

Fumata nera dal Cda del Parco, la risoluzione voluta, sostenuta e votata dell’Assemblea (LEGGI), non viene trasformata in atto deliberativo dal Parco che scarica la responsabilità di questa decisione al Ministero disattendendo l’indirizzo dell’Assemblea del Parco. Nei  fatti allontanandosi sempre di più come Cda e Direzione del Parco da chi li aveva indicati per quei ruoli”. E’ l’inizio di una nota di Mimmo Pirisi componente l’Assemblea del Parco ed esponente Dem in Consioglio Comunale, che all’indomani della comunicazione data alla stampa da Casa Gioiosa sede del Parco – AMP (LEGGI), alza il tono dello scontro, rilevando che di fatto i nominati nel Parco, dalla politica, disattendono ora gli indirizzi da questa forniti, creando di fatto un cortocircuito istituzionale. Prosegue Pirisi:

Ci saremo aspettati a questo punto le dimissioni di entrambi gli organismi, fosse solo perché non rapresentativo più da chi li ha nominati,  ma sicuramente le dimissioni non sono nelle corte di queste persone, aspetteremo con pazienza nuove elezioni per questo.
Per ora facciamo il punto sulla vertezza pesca nell’Area Marina Protetta, alla luce del nulla osta rientrato dal Ministero da poche ore.  In fretta e furia la Direzione del Parco publica l’avviso per Ie domande da presentare  da parte dei pescatori,  per poter rientrare ad esercitare la pesca nell’Area Marina dopo mesi di stop forzato e voluto dal management del parco.  Disponibili pochi giorni di tempo per consegnare la modulistica, che conti alla mano prima del 22 marzo la Direzione non potrà autorizzare nessuno, con  quasi un mese di ritardo, bruciando di fatto un mese di pesca e lavoro per pescatori nell’Amp.

Una procedura che poteva essere anticipata se solo  la direzione del Parco avesse fatto partire prima la procedura, ma si sa che la sensibilità della Direzione del Parco e l’interesse per il settore non è tra le sue priorità . Non si riesce ancora a capire perché si voglio continuare ad autorizzare solo 22 imbarcazioni scaricando anche qui la responsabilità al Ministero, mentre  è chiaro a tutti che il numero di barche autorizzate è stato deciso dal Cda del Parco e dalla sua Direzione,  sulla base di uno studio scentifico commissionato dallo stesso Parco,  studio che a più riprese e con forza abbiamo chiesto di rivisitare e modificare, sia per il numero di barche e sia per il periodo di pesca autorizzato.  Questo è un obiettivo solo se si vuole dare risposte al settore pesca, un comparto in grande difficoiltà.

Per quanto riguarda le altre scelte ci auguriamo che il Parco cambi indirizzo e filosofia di gestione, perché in questi ultimi anni si è allontanato sempre di più dal territorio e dai settori produttivi”, conclude la nota di

Mimmo Pirisi      Gruppo PD Alghero


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