Martedì 28 Novembre, aggiornato alle 17:31

No al taglio delle pensioni per i Dipendenti del SSN e del Sistema Pubblico!

No al taglio delle pensioni per i Dipendenti del SSN e del Sistema Pubblico!
“Il Servizio sanitario nazionale (SSN), istituito dalla legge n.833 del 1978 ha compiuto
quest’anno 45 anni, ma ne dimostra molti di più, minato da crescenti criticità che impediscono la
completa attuazione dei principi che guidarono gli illuminati legislatori di allora, che in questa
Legge davano attuazione all’ art. 32 della Costituzione (La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli
indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per
disposizione di legge)
Ricordo brevemente le caratteristiche del SSN che fornisce l'assistenza sanitaria a tutti i cittadini
senza distinzioni di genere, residenza, età, reddito e lavoro e si basa sui seguenti principi
fondamentali:
– responsabilità pubblica della tutela della salute;
– universalità ed equità di accesso ai servizi sanitari;
–  globalità di copertura in base alle necessità assistenziali di ciascuno, secondo quanto previsto dai
Livelli essenziali di assistenza;
–  finanziamento pubblico attraverso la fiscalità generale;
–   dei diritti in tutto il territorio nazionale e reciprocità di assistenza con le altre regioni.
Risulta evidente la difformità tra principi e realtà attuale.
Una delle principali cause è la carenza di personale causata oltre che dai pensionamenti anche
precoci, da quello che i media non smettono quotidianamente di evidenziare: la fuga verso il
privato e soprattutto negli ultimi tempi verso altre nazioni , tra cui risultano di moda i Paesi Arabi
che offrono è proprio il caso di dirlo stipendi da nababbo.
E’ chiaro che se gli stipendi dei medici e del personale sanitario in Italia sono tra i più bassi, la
tentazione fa si che chi può………
Certo non rasserena il personale del SSN né quello del settore pubblico la proposta inserita nella
bozza di Legge finanziaria relativa al taglio dei rendimenti pensionistici riservati ai medici e al
Personale pubblico attualmente in servizio , che prevede una perdita tra il 5% e il 25% dell'assegno
pensionistico.
Questo provocherà un moltiplicatore degli effetti negativi sul SSn e sul Sistema Pubblico in generale.
Per questo chiediamo al Governo e al Parlamento che dovrà approvarlo di tornare sui propri passi
annullando tutte le misure che come questa favoriscono ulteriormente la fuga dei Dipendenti Pubblici”
, cinclude Nicola Addis Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Sassari

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