l’Area del Cantiere edile nell’ex Eurotel Capo Caccia è stato posta sotto sequestro.
L’area oggetto di sequestro è ben visibile, con nastro di segnalazione del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale.
Il Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale della Stazione Forestale di Alghero, ha dato seguito al provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Sassari , disposto dal PM Dr.ssa Angioni il 25 ottobre scorso, per l’esecuzione del decreto del GIP dello stesso 25 ottobre 2023. I sigilli sono stati posti ieri 31 Ottobre.
L’area era salita alla ribalta della cronaca nel 2020, quando gli uomini del corpo di Vigilanza ambientale di Sassari rilevarono che un ginepreto secolare di circa un ettaro, in un’area di altissima tutela ambientale, ricadente dentro il perimetro del Parco Naturale di Porto Conte era stato rasato completamente, insieme ad altre numerose essenze arboree che dimoravano in quell’area (LEGGI).
Dall’ora il monitoraggio della zona è stato costante da parte degli uomini della Forestale, comprese anche alcune contestazioni, con sequestri di piccole aree oggetto di lavori , che avevano l’obiettivo il ripristino dei luoghi, oggetto di contestazione da parte del corpo forestale.
Anche il Comune di Alghero aveva emesso “ordinanza di sospensione dei lavori e rimozione/demolizione con remissione in pristino dello stato dei luoghi per interventi edilizi di nuova costruzione e realizzazione/manutenzione di interventi nel sottosuolo con modifica permanente della morfologia del terreno rispetto al piano originario di campagna in Alghero – località Capo Caccia – Pischina Salida. Era l’Ordinanza n. 369 del 21/04/2022
Proprio questo tipo di contestazione parrebbe ( condizionale d’obbligo ndr) essere oggi al centro di un nuovo contenzioso, sfociato con i sigilli alla struttura che domina la Baia delle ninfe.
I lavori di ristrutturazione, dell’intero complesso compresa la parte esterna, sono controllati con puntualità da parte degli uomini del Corpo Forestale, e parrebbe che la mancata ottemperanza di alcune prescrizioni, possa aver indotto l’autorità giudiziaria a porre sotto sequestro l’intera area del cantiere edile.