La liberazione in acqua sulla spiaggia del Tramariglio di una tartaruga Caretta Caretta è stato ieri nel cuore del Parco Regionale di Porto Conte un evento unico. Tantissime le persone che si sono dati appuntamento su quel tratto di mare, tra i quali il sindaco di Alghero Mario Conoci, l’assessore regionale all’ambiente Marco Porcu, il direttore del Parco Mariano Mariani il presidente Raimondo Tillocca, poi ancora i rappresentanti del Parco Regionale Area Marina Protetta dell’Asinara Vittorio Gazzale e e il suo Presidente Giancarlo Muntoni, dirigenti dell’Assessorato, tanti giornalisti e soprattutto i veri protagonisti dell’evento, gli studenti, due classi dell’Istituto Comprensivo N.1 di Alghero e gli studenti dell’I.I.S. Leonardo Da Vinci di Lanusei (Nu) coinvolte dal CEAS del Parco di Porto Conte, per lo svolgimento di attività di educazione ambientale. Ieri erano numerosi nel Parco e non hanno perso l’occasione per immortalare l’evento e quel tragitto di pochi metri che ha percorso la Caretta Caretta battezzata per l’occasione Agnese.
Venerdì 13 Marzo, si ricorderà, grazie alla tempestiva iniziativa di alcuni privati cittadini, hanno allertato la sala operativa della Guardia Costiera di Alghero, era stato recuperato un esemplare di Caretta caretta presso il molo di sottoflutto del Porto di Alghero. L’azione dei cittadini, e il successivo recupero gestito dall’equipaggio della motovedetta CP 871 coadiuvato dal personale dell’Area Marina Protetta di “Capo Caccia – Isola Piana”, aveva evitato la morte sicura dell’animale che era rimasto impigliato in un groviglio di reti e cime di nylon.
Oltre alla pinna natatoria sinistra in pericolo di cancrena dovuta alla costrizione di fili di nylon, l’esemplare presentava cime di materiale plastico fuoriuscenti dalla bocca, ingoiate molto probabilmente attirata da Lepadi (crostacei cirripedi) sviluppatesi su di esse che hanno svolto pericolosa funzione
di esca.
Una volta sulla terraferma la tartaruga marina, alla quale è stato dato il nome di “Agnese”, è stata ricoverata al sicuro e successivamente trasferita nel Centro Recupero Animali Marini del Parco Nazionale dell’Asinara, come da protocollo di intervento della Rete regionale per il recupero della fauna marina.
Nella clinica di lungodegenza dell’Asinara la tartaruga è stata presa in cura dai veterinari che hanno estratto gli impedimenti esofagei ed espresso ottimismo per il recupero riabilitativo, al termine del quale, ieri, è stata rilasciata nel suo ambiente naturale, il mare.
Pubblicamente è sato ricordato lo sforzo profuso dal Maresciallo Matteo Nardacci, e ieri sua figlia Agnese, insieme al Sindaco Conoci e all’Assessore Porcu ha portato sulla battigia il bellissimo esemplare di Caretta Caretta