Ieri mattina, nel quartiere della Pietraia, c’è stata l’inaugurazione dei primi due murales realizzati nell’ambito del progetto di riqualificazione urbana “Alghero Urban Colors”. Assieme agli artisti erano presenti il sindaco Mario Conoci, gli assessori alla Cultura Alessandro Cocco ed Emiliano Piras con i colleghi di Giunta, due classi del Liceo Artistico di Alghero con i docenti e il dirigente scolastico Mario Peretto, rappresentanti del Comitato di Quartiere e del Centro Commerciale Naturale della Pietraia oltre ad alcuni membri della Consulta Giovani di Alghero. È stata proprio quest’ultima a promuovere il progetto, con il patrocinio del Comune di Alghero e in particolare il sostegno dell’Assessorato alla Cultura.
Un investimento da parte del Comune che ha concesso come detto, il patrocinio, destinando al progetto un contributo di almeno 35 mila euro. Per adesso sono due i murales realizzati, ma se ne aggiungeranno altrettanti.
Presenti gli artisti che hanno realizzato le opere, ovvero Luca Rancy, un giovane milanese, e Tellas un artista sardo. Rancy è il progettista dell’intervento previsto ( e ipotizzato ) nel Quartiere della Pietraia, un grande progetto che prevederebbe la realizzazione di non meno di 12 opere, estendibili sino a 20, il sogno è quello di trasformare il Quartiere della Pietraia, in un museo a cielo aperto che esalta proprio la Urban Art
Tellas è sardo, nato nel 1985 a Cagliari, vive a Villaputzu dove risiede e lavora. È uno degli artisti più importanti della street art italiana ed internazionale. Le sue opere sono sparse in tutto il mondo, Da New Yorch a Montreal Parigi, non solo in Italia. In Sardegna pochi i suoi lavori, ad Alghero regala la sua impronta con un astratto di pietre e vegetazione.
Quella di Tellas è un’opera concettuale, con i suoi tratti distintivi e i colori tenui, che in qualche modo ricorda i fondali marini. L’opera di Luca Rancy vuole essere il simbolo della vita che nasce dentro il quartiere: un grande corallo rosso nascente, segno distintivo di Alghero, elementi marini che richiamano la natura di città che si affaccia sul mare e uno dei vasi preistorici ritrovati all’interno delle Domus de Janas di Cuguttu, esposto al Museo archeologico.