E’ la prima timida uscita della politica Alghero, dopo che ieri sulla città è piombata una bomba con la comunicazione del Segretario Generale e Coordinatore Incaricato CGIL – Camera del Lavoro di Sassari FIOM – CGIL Nord Sardegna, Massimiliano Muretti, pubblicato sul giornale on line locale alguer.it, che rende pubblico che “La prima richiesta di cassa integrazione straordinaria, avanzata formalmente dalla Nobento il 1 agosto 2023, ha visto il respingimento da parte del Ministero del Lavoro proprio a causa dell’incapacità aziendale di portare avanti un confronto con le parti sociali, ma non solo. La richiesta di cassa integrazione straordinaria per 12 mesi all’80% per tutto il personale della Nobento, recava come motivi di crisi aziendale la modifica al bonus 110%, con la dichiarazione esplicita che in caso di mancata approvazione della stessa cassa integrazione da parte del Ministero, l’unica soluzione sarebbero stati i licenziamenti collettivi”.
Una notizia che per ora non viene commentata dalla Nobento. La società di San Marco ha scelto prudentemente il silenzio, dichiara la disponibilità al dialogo e al confronto, ma comunica che la CIGS sarà richiesta a partire dalla fine del mese di settembre.
Un attacco, reso pubblico con ampio risalto da tutta la stampa, che oggi ha raggelato molti dipendenti, e con loro, le loro famiglie.
E ci si interroga, con molta prudenza, poichè la materia e la sua trattazione lo impone, se davvero la Nobento nel giro di qualche settimana sia davvero entrata in una spirale infernale di non ritorno.
L’11 Luglio scorso, esattamente 50 giorni fa a San Marco è stata inaugurata l’Academy Nobento – formazione aperta al territorio. Per l’occasione si è presentato l’ambizioso progetto di sviluppo aziendale basato sulla responsabilità sociale. Nobento, ricordiamo, ha ottenuto la certificazione di Agenzia Formativa, diventando unica realtà aziendale sarda protagonista della formazione professionale a livello regionale (LEGGI).
Modello “Human Centric”: l’uomo e la donna al centro, i collaboratori prima di tutto. Il modello aziendale Nobento aggiungeva il tassello della Formazione al progetto ideato da Andrea Alessandrini per l’azienda di San Marco (LEGGI).
Oggi lo sconforto, di molte famiglie che apprendono dalla stampa una situazione surreale, perchè Nobento ad Alghero entra in tante case, sapendo che i dipendenti superano le 350 unità.
E che dire dell’altro stabilimento produttivo di Nobento inaugurato non più di 100 giorni fa con sede a Olmedo? (LEGGI). Due a San Marco e un altro a Olmedo, nel volgere di poco tempo sono finiti nell’inferno della balenata chiusura? Difficile crederci, e ancor di più, senza che la controparte aziendale, chiamata pesantemente in causa risponda alle accuse della FIOM CGIL.
Una cosa è certa: non è materia da trattare con il cuore, lasciarsi andare in affermazioni che potrebbero davvero ammorbare un contesto sufficientemente elettrico. E che il superbonus 110/% abbia drogato il mercato è cosa acclarata, comprese le imprese, tante, che hanno inseguito il mercato e una bolla che ora è scoppiata, con tutto quanto ne consegue.
Il mercato ora, con le flessioni degli ordini, richiama alla dura realtà, e l’impresa ha l’obbligo di cercare la via maestra, concertando il percorso, per uscire da un periodo di crisi, che si sapeva, e lo sapevano tutti indistintamente, che sarebbe arrivato.