Sono 13 le linee regionali su cui entreranno in esercizio i primi treni a idrogeno in Italia. Inizialmente le regioni interessate saranno Lombardia, Umbria, Abruzzo, Puglia, Calabria e Sicilia. Subito dopo toccherà a Sardegna, Piemonte, Lazio, Toscana ed Emilia-Romagna.
Nel dettaglio, le linee interessate sono la Cuneo-Ventimiglia e la Novara-Biella in Piemonte, la Brescia-Iseo-Edolo in Lombardia, la Lucca-Aulla e la Firenze-Faenza (Faentina) tra Toscana ed Emilia-Romagna, la Terni-Rieti-Sulmona, che attraversa Umbria, Abruzzo e Lazio, e la Alghero centro-aeroporto in Sardegna.
Alghero centro sperimentale dl treno a H, ma la notizia di oggi, ancora più clamorosa, che mostra tutta la debolezza del progetto che investe anche Alghero, è che dopo dieci anni la Germania annuncia l’abbandono dei treni ad idrogeno. Si proprio la potente Germania, qualla avanti a noi per tecnologia almeno due lustri, ma, nonostante tutto getta la spugna. Dopo 85 milioni di euro spesi dallo stato della Bassa Sassonia (cui se ne devono aggiungere altri 8,4 da parte del governo federale tedesco) per cambiare 14 treni, LNVG, la compagnia ferroviaria statale , ha iniziato a riconsiderare la scelta, con uno stop.
Mimmo Pirisi coglie la palla al balzo e ne aprofitta per pungere la nostra amministrazione, che sull’idrogeno ha scommess, scrive il Consigliere DEM: Alla fine dopo aver sperimentato e speso risorse importati ” per il treno ad idrogeno ” anche la virtuosa Germania getta la spugna e dopo dieci anni e più di cento milioni spesi per sperimentare il treno ad idrogeno, ripiega al treno elettrico o a batterie o a quello misto, rendendosi conto che il sistema ad idrogeno costa quasi l’80% in più degli altri sistemi ecologici.
Alla fine tale decisione potrebbe essere una buona notizia per noi, e dovrebbe indurci a cambiare idea e rivedere le nostre posizioni, invece di proseguire con la scelta dell’idrogeno. Ma ad oggi non ci risulta che lo Stato Italiano abbia cambiato strategia, anzi salvo ripensamenti, alla luce di quello avvenuto in Germania, mi sembra auspicabile ci sia sempre l’intenzione di andare avanti con la sperimentazione dei treni ad idrogeno, sopratutto nella nostra tratta ferroviaria.
Crediamo infine che l’amministrazione regionale e quella locale debba prendere finalmente posizione e rigettare in toto quel progetto dannoso per il nostro territorio e antieconomico per il settore trasporti”, conclude il Capo gruppo PD Alghero Mimmo pirisi.
Giova ricordare che è stata aggiudicata dall’Arst, l’azienda regionale trasporti, l’asta per la fornitura dei primi 6 treni ad idrogeno destinati ai nuovi collegamenti ferroviari tra Alghero e Sassari/Sorso e l’aeroporto di Alghero-Fertilia “Riviera del Corallo”. I nuovi treni ad idrogeno, forniti dalla Svizzera Stadler, con una lunghezza di 50 metri, dovranno essere consegnati entro dicembre 2026.
Siamo proprio sicuri, o almeno il dubbio ci deve investire?