di Antonio Sini
Sarà anche vero che la FC Alghero ha deciso, in questa torrida estate, strategicamente, di comunicare centellinando la sua attività, ma a ben vedere, c’è molto di più delle pillole che in questo momento ci stanno tributando.
Ieri presenti nello stabilimento Nobento a San Marco, in occasione della presentazione dell’Academy (LEGGI), quasi per caso ci siamo imbattuti in un giornale in carta patinata lucida, quasi una rivista, dove praticamente del progetto FC Alghero c’è tutto.
Il progetto previsto per la stagione 2023- 2024, ripercorre a grandi tappe che cosa si è fatto nel corso della scorsa stagione nel campionato di terza categoria, e soprattutto che cosa ci sia in programma quest’anno, tutto contenuto all’interno della un giornale in carta patinata, molto elegante e curato nei particolari, composto da 30 pagine.
Programmi, slogan, tutto condito con delle immagini che raccontano di un percorso, dove campeggiano e riconoscimenti, la vittoria del campionato, il trofeo disciplina, il premio Panathlon, l’accordo con l’AC Monza, i servizi per atleti e famiglie, dentro il mantra #Losportchecipiace.
Colonna portanti dell’attuale progetto è il Presidente Andrea Alessandrini dove non smette di dire che “l’Fc Alghero non è solo calcio ma è un avere propria famiglia capace di unire il passato il presente disegnando il futuro dove in meno di un anno abbiamo garantito ai nostri ragazzi una crescita in termini calcistici umani e moltiplicato le possibilità future di servizi e non solo. Al suo fianco il vicepresidente Gianluca Marras e poi ancora l’allenatore Pippo Zani. Una strutturazione verticistica, per ora, ma a sfogliare la rivista, proprio a metà rotocalco, si incominciano a vedere le novità targate Fc Alghero: investimento nei giovani per guardare al futuro con positività e speranza, e irrompono i giovanissimi le foto, tante.
Si trova persino uno slogan che diventa parte attivo del programma: per far crescere un progetto non basta crederci e necessario avere attorno a se il supporto giusto, a significare che la società sportiva offre a chi deciderà di supportare l’attività della FC Alghero, una organizzazione di primissimo livello.
Parliamo della presenza nei principali social, dotato di un ufficio stampa per veicolare l’andamento della stagione sportiva e soprattutto tenere in considerazione coloro che credono nel progetto che si porta avanti. Ogni tipologia di sponsor verrà veicolato nei vari canali mediatici, annunciato in fase di presentazione delle squadre dell’evento di inizio stagione, perché supportare la FC Alghero significa, si legge nella brochure, entrare a far parte di un progetto che cresce giorno dopo giorno è attiva convenzioni e servizi utili per la comunità nella sua interezza.
Si prevede un servizio di newsletter dedicata ai sostenitori, che permetterà di rimanere aggiornato settimanalmente dei risultati, verificare la reale esposizione e la crescita del proprio marchio grazie alle squadre sportive della società. Ed ecco l’offerta e il pacchetto I Want to Grow Up ( voglio crescere) dedicato a coloro che scelgono di supportare con la propria azienda la crescita delle squadre di allievi giovanissimi e femminile. Un piccolo grande supporto che verrà utilizzato per garantire a tutti ragazzi le stesse opportunità.
Ed ecco l’articolazione della FC Alghero prevista per questa stagione: la prima squadra nel campionato di seconda categoria, una squadra di giovanissimi, una squadra di allievi, una squadra femminile, ed è questa la novità dove lla Fc Alghero si impegna per l’empowerment femminile, dove la società diventa parte attiva della rivoluzione culturale che sta avvenendo in Italia, grazie alla strategia di sviluppo del calcio femminile promossa dalla federazione italiana gioco calcio.
Per ora questo si vede in 30 pagine contenute in un rotocalco patinato, trovato sul tavolo all’ingresso della sala dove si teneva l’importante evento dell’Academy di Nobento.
Come si vede è un progetto molto articolato, che incomincia a prendere forma nella sua completezza, dove la società si struttura in modo tale che possa avere una larga base di giovani e conseguentemente dotarsi di una struttura tecnica che possa far progredire tutto il movimento, dove la squadra maschile altro non è che la punta di diamante dell’intero progetto. E l’allargamento delle attività, deve poter prevedere persino l’implementazione di figure non marginali all’interno dell’organigramma societario. Una società cresce e con essa servono persino “braccia” posto che le gambe e la testa ci sono già e si vedono.
Per chi scrive, difficile non prevedere che questo tipo di attività necessita non solo di uomini, mezzi e sostegno economico, ma di una dotazione impiantistica di assoluto rilievo imprescindibile. Oggi questo è uno, non il solo problema, che si deve tenere nella debita considerazione. Se il binomio squadra – città si vuole prosegua e non mutui in quello di squadra-territorio.