Pieno. Il Teatro Comunale di Sassari ieri era stracolmo. Alla presentazione del nuovo soggetto Politico Sardegna al Centro 20venti, c’era tantissima gente. L’appuntamento programmato per le 19,00 si è spostato bel oltre l’orario previsto, perchè i ritardatari erano alle prese con la ricerca spasmodica di un parcheggio. Poco dopo le 19,30 è iniziata la serata. Una convention all’Americana. Testimonial, musica, e un vero e proprio manifesto di programma da parte dei leader Antonello Peru e Stefano Tunis.
E dopo la carrellata iniziale di cittadini che rappresentavano la Sardegna che si vorrebbe, è Antonello Peru che si tuffa nel suo elettorato in sala, che lo spinge, nel suo discorso frammentato da applausi, a fare un discorso a tutto campo, che non esclude niente. La Sardegna attraversata dal suo manifesto, tratta di Area Metropolitana- “che io ho scritto afferma”, di trasporti, di Agricoltura, del ruolo che deve avere la Sardegna, di turismo, di destagionalizzazione, di transizione ecologica ed energia green.
Il centro, voluto e costruito da Antonello Peru e Stefano Tunis c’è. Ed è un centro che sicuramente guarda nello schieramento di destra, ma che chiede, e lo si è detto apertamente, pari dignità sulle scelte e decisioni che ci sono da prendere. “No ai tavoli romani”, dice chiaramente Antonello Peru, perchè è la Sardegna e i sardi che devono decidere. Prima del nome del Presidente – afferma – è il progetto che conta, il nostro modello, con passaggi chiari, per attuare il progetto della coalizione”.
“Sono un uomo libero e coraggioso, ed è per questo che ho scelto la trincea, difenderò la mia terra perchè sono uno di voi”, tuona dal palco Antonello Peru interrotto da una autentica ovazione dalla sala. Se siamo qui, è perché c’è una ragione – afferma Peru – parla del suo percorso, delle sofferenze patite e dell’intuizione avuta. E rivolgendosi alla platea, dove sedevano numerosi sindaci e Amministratori locali, afferma: qui non c’è posto per chi ha l’obiettivo del culto delle persone, qui c’è posto e spazio solo per chi ama il territorio con senso civico, c’è posto per i visionari, perchè noi vogliamo scrivere un pezzo di storia della Sardegna.
Antonello Peru si mostra in gran spolvero, molto motivato, stimolato da un platea unica, attenta che ha dimostrato grande interesse al progetto politico che ha preso corpo.
Sardegna al Centro 20venti, è un’area moderata, che guarda con interesse al mondo identitario sardista, e il terreno politico occupato, mira persino a erodere il forziere sardista oggi troppo piegato ai poteri romani. Il ragionamento di ieri, diretto, ha avuto il merito di scuotere tante persone, ed ha dimostrato che il centro moderato “tira” e miete consenso, e si muove sul territorio dove si trovano tanti amministratori locali pronti a sostenere il Progetto.
E l’intervento di Stefano Tunis, lanciato sul palco proprio da Antonello Peru, “il mio amico di sempre”, è uno di quelli che rimarranno ben impressi nella mente di chi era presente ed ha ascoltato con attenzione. Il politico, certo non di primo pelo, ha ricordato in maniera lucida ed energica, il ruolo che deve avere la politica, quella buona, che non deve solo ragionare di pancia, ma deve anche prendere provvedimenti che talvolta hanno un costo, e un prezzo politico da pagare. Tunis parla della capacità che hanno avuto nella presenza sul territorio, di aver svolto una fase di ascolto delle richieste, ed essere stati i primi in Italia ad intervenire con una norma che abbiamo ceduto come paternità alla giunta Regionale, ma che ci è stata da tutti riconosciuta, capace di intervenire sul problema reale e concreto dei crediti relativi al bonus ceduti del 110%, un tema che ha messo, e mette in difficoltà un settore vitale produttivo a cui è corretto attribuire quasi tutta la crescita economica degli ultimi anni nel post pandemia. Stefano Tunis afferma con decisione che si mettono le idee davanti a tutto il resto, a significare che il progetto si poggia su basi solide.
Certo che ieri a Sassari è partita ufficialmente la campagna elettorale del Centro, orfano del suo leader Giorgio Oppi al quale è stato tributato un lungo applauso alla memoria, e proprio nella convention centrista è emerso che questo è un campo dove i moderati possono trovare casa. E questo centro è il luogo dove si può contenere lo scivolamento estremista che non pochi problemi sta creando, non solo a livello locale ma persino regionale e trans nazionale. Ieri è stato tracciato il solco, e fissato un paletto, ora la palla passa ai territori, ai comuni, dove tanti amministratori devono scegliere dove e con chi stare.
Ieri in sala la presenza del Sindaco di Sassari Nanni Campus su tutti, del Rettore Mariotti, dimostra l’attenzione che si presta a questo contenitore politico.
In Sala in prima fila Dario Giagoni, Michele Pais, Giuseppe Luigi Cucca, Emilio Floris, poi ancora il Presidente del Cipss Valerio Scanu, il Presidente della Camera di Commercio Gavino Sini.
C’erano in sala altre presenze autorevoli anche da Alghero. E’ stato notato il Presidente del Consiglio Comunale Lelle Salvatore, la Consigliera Nina Ansini, Salvatore Deriu, Toti Columbano, Gianni Cherchi.
Tanta curiosità, indubbio, anche presenze di cortesia, sicuro, ma vedere in sala non meno di 1300 persone è un segnale che si commenta da solo: il centro c’è, ed è persino occupato da Antonello Peru e Stefano Tunis.