Appena iniziata la stagione turistica, con l’arrivo dei primi villeggianti, in occasione della Settimana Santa, che apre ufficialmente la Riviera del Corallo all’industria della ricettività, e ad Alghero riparte la polemica sui “tavolini”.
Problema vecchio, che si ripropone puntualmente ogni anno, dove le attività del centro storico, occupano spazi pubblici che provocano una reazione dei residenti, e cittadini.
In sofferenza il salotto bello di Alghero, piazza civica , del teatro, ma poi ancora sui bastioni nella muraglia, su lungomare Dante, sui marciapiedi dei giardini, dove si transita a piedi, se non ad occupare parte di sede stradale.
Una situazione denunciata più volte dei residenti nel centro storico e non solo, dove l’Amministrazione non riesce a venirne a capo, per soddisfare le legittime esigenze di chi lavora ma anche le ragionevoli aspettative di chi risiede e di chi la città la vive tutto l’anno.
Stamattina in Piazza Civica c’erano l’Assessora al bilancio e demanio Giovanna Caria assieme all’altro Assessore all’urbanistica Antonello Peru
Di persona sul posto per vedere e cercare il dialogo con chi in zona lavora e opera. Ma la ragione lascia poco spazio ai problemi di cuore, perchè quando sedie e tavoli ingombrano e il transito diventa problematico, non solo per persone normodotate, si comprende che tutto diventa discutibile.
l’Assessora non si sottare al dialogo, e afferma senza mezze parole: “chi è in regola, nel rispetto degli spazi assegnati, non deve temere, ma da parte dell’amministrazione comunale ora partiranno i dovuti controlli per verificare le anomalie e chi tenta di fare il furbo. Ma più di tanto non possiamo – fare afferma l’Assessora Caria – questi operatori hanno le concessioni rinnovate in conseguenza della norma, che prevede che possano avere in deroga, l’autorizzazione ad occupare il suolo pubblico come nel periodo del Covid. L’Amministrazione di fatto ha pochi margini di manovra se non la verifica del rispetto puntuale dell’autorizzato. E proprio per verificare questo, nei prossimi giorni gli uomini del comando della Polizia Municipale, si attiveranno per una attività ispettiva e di controllo che non farà sconti. Personalmente sto lavorando alla redazione e alla chiusura del Regolamento per modificare questa tendenza, ma è un provvedimento che dovrà viaggiare giocoforza con il Piano del Commercio, strumenti entrambi ormai diventati fondamentali per mettere ordine nel settore”.
Il decreto legge 29 dicembre 2022, n. 198, articolo 1, comma 22-quinquies (decreto Mille proroghe), ha esteso al 31 dicembre 2023 la scadenza del regime semplificatorio per le occupazioni di suolo pubblico da parte di bar e ristoranti e altri locali.
Per cui fino a fine anno gli esercizi pubblici titolari di concessioni o autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico, potranno continuare a posare arredi e strutture, anche amovibili, su vie, piazze, strade e altri spazi aperti anche di interesse culturale o paesaggistico
Si preannuncia una stagione rovente, e la tematica molto sentita, persino cavalcata politicamente, ci ricorda che alle porte ci sono le elezioni Regionali e ancora, a seguire quelle comunali. Ed è brutto, dirlo, ma nessuno si sogna, oggi, di mettere le mani dentro una pentola di olio bollente, perchè il Regolamento e il Piano del Commercio, provocherà dolori tali, che solo il tempo potrà lenire. E un amministratore locale, al di là di un ragionevele buon senso, ha di fatto scarsi margini di manovra, se non vicinissimi a zero. Perchè c’è una Legge dello stato da Osservare, anche se non può non piacere.