Insulae Lab riparte con l’obiettivo di stupire, appassionare e regalare al presente di Berchidda, della Sardegna, del Mediterraneo e del Jazz nuove suggestioni da ascoltare e da vivere. Riparte da una produzione originale: ORG.NET, in programma domani, giovedì 16 marzo alle ore 21 sull’ormai popolarissimo ed apprezzato palco del Teatro Santa Croce di piazza del popolo a Berchidda.
Un intervento artistico che mira – come tutti quelli andati in scena nel 2022 – a valorizzare le realtà isolane d’ambito, mettendole in connessione tra loro, costruendo una rete tra isole del Mediterraneo (le novità 2023 sono Cipro e le Baleari) che possa reggersi ed essere sostenibile grazie a nodi indissolubili e complementari, grazie alla complementare commistione fra artisti giovani e altri esperti capaci di tracciare nuove rotte della musica, verso orizzonti inesplorati colorati del profondo della tradizione.
ORG.NET è ciò che scaturisce dall’incontro fra Pierpaolo Vacca (organetto), Giacomo Vardeu (organetto), Totore Chessa (organetto), Mariantonietta Bosu (organetto) e Ambrogio Sparagna (organetto). Cinque storie organettistiche differenti per repertorio, età, geografia e sesso ma legate dal filo dell’improvvisazione. Un progetto originale e visionario, in cui le visioni artigianali di uno strumento popolare si intrecciano attraverso una nuova ricerca sonora e repertoriale tra suoni acustici ed elettronici.
Una rete che genera un punto di incontro fra generazioni che si confrontano, e che indagano sul significato odierno della musica popolare italiana e sulla possibilità di espandere le possibilità dello strumento attraverso nuovi repertori e nuove tecnologie.
“Insulae Lab” è un’iniziativa dal forte impatto sull’indotto ( più di 1000 giornate lavorative dal lato artistico, e decine di persone impiegate nell’organizzazione e nella comunicazione, che richiede un grosso impegno a livello operativo, economico e organizzativo. Impegno affrontato grazie ai fondi FUS e al cofinanziamento operato dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna.
Biglietti disponibili su www.ticketmaster.it
Bio
Mariantonietta Bosu (foto), di Ottana. Talento, determinazione e una passione infinita. Sono questi i tre aggettivi che al meglio possono raccontarla e rappresentarla come persona e come musicista. La passione per la musica sarda matura in lei fin da bambina grazie al nonno Peppino e al padre Giuseppe, che con la chitarra e l’organetto si divertivano a scandire quelle note che sapevano di festa. Il grande sogno all’età di dieci anni si avvera nel giorno di Natale: quella lettera dove chiedeva di poter ricevere un organetto come dono si trasforma in realtà. Inizia così il suo percorso in musica, prima grazie ai consigli di un suonatore di Ottana, per poi intraprendere una strada tutta sua e perfezionarsi grazie a consigli e lezioni portate avanti con i grandi maestri. Sono i suoni della comunità di Ottana che dettano i ritmi e che legano la storia alle emozioni: Mariantonietta Bosu è anche una suonatrice de s’affuente, strumento da liturgia che diventa poi strumento per l’accompagnamento del ballo. Protagonista nelle feste della Sardegna e presente in occasione dei grandi eventi che si svolgono nell’Isola, Mariantonietta, grazie al suo stile e a quella passione che si potrebbe definire contagiosa, è riuscita nonostante la sua giovane età a ritagliarsi uno spazio importante nel mondo delle tradizioni della Sardegna. Ma è quella frase incisa nel suo organetto che anima il suo cuore: “Suonerò per te”, in ricordo del padre Giuseppe, che con orgoglio e immensa stima, le ha trasmesso una passione che lei è riuscita a trasformare in arte.
Giacomo Vardeu comincia gli studi di pianoforte all’età di 11 anni. In seguito intraprende gli studi di organetto con il maestro Carlo Boeddu presso la scuola civica di Nuoro. Da subito mostra abilità e passione verso uno strumento che gli permette di valorizzare le musiche tradizionali di Orosei, suo paese nativo, oltre alle musiche di territori lontani come quelle basche. Comincia un’intensa attività di ricerca e si esibisce in numerosi concerti accompagnando gruppi folk, e collaborando con formazioni come Tenores, Cuncordu, Cori, ensemble strumentali. Si esibisce con musicisti del calibro di Ernest Raiseghen e si diletta ad improvvisare con grandi come Paolo Fresu. Diversi sono i concerti cui prende parte: il 15 agosto 2020 per Time in Jazz a Berchidda con Fabio Calzia, Paolo Fresu, Marco Bardoscia e Dino Rubino. A dicembre 2021 si aggiudica il premio Alziator a Cagliari, riconoscimento che viene attribuito alle “eccellenze” della Sardegna. A maggio 2022 collabora con il writer Manu Invisible in un progetto di arte e musica (“Manu in musica”) che termina con la realizzazione di un grande murale e lo svolgersi di un particolarissimo concerto a Orosei. A giugno 2022 viene invitato a partecipare alla “Festa delle 7 Arti a Roma”, patrocinata da Rai Cultura, e per l’occasione si esibisce sul Tevere, con altri grandi artisti.
Ambrogio Sparagna è uno dei più importanti musicisti della musica popolare europea con all’attivo numerosi progetti realizzati in collaborazione con importanti e prestigiose istituzioni, concertistiche e non, nazionali ed internazionali e con artisti italiani e solisti da tutto il mondo. Allievo di Diego Carpitella con cui realizza numerose campagne di rilevamento sulle tradizioni musicali dell’Italia centrale e meridionale. Nel 1976 dà vita alla prima scuola di musica popolare in Italia e fonda nel 1984 la “Bosio Big Band”, un originale ensemble di organetti. Dal 2004 al 2006 è Maestro concertatore del Festival La Notte della Taranta dirigendo una grande orchestra di 60 elementi composta da strumenti popolari e realizzando molti concerti, dalla Puglia alla Cina. Nel 2007 fonda e dirige l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, un grande gruppo strumentale stabile che raccoglie tanti interpreti provenienti da tutte le regioni della Penisola, allo scopo di promuovere e valorizzare il repertorio della musica popolare italiana. Nel 2009 è ospite speciale del WOMEX. World Music Expo di Copenhagen. Ambrogio Sparagna ha al suo attivo un’intensa attività concertistica internazionale e la pubblicazione di numerosi saggi e documenti audiovisivi sulla musica popolare italiana. Ha collaborato con Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Angelo Branduardi, Peppe Servillo, Teresa De Sio, Nino D’Angelo, Simone Cristicchi, Ron, Giovanni Lindo Ferretti e molti altri.
Totore Chessa nasce a Irgoli nel 1959. Inizia a suonare l’organetto all’età di 15 anni, mettendo in repertorio prima i balli del suo paese e poi ampliando l’orizzonte alle danze di tutta l’Isola. Diventa il suonatore di organetto più ambito di tutta l’Isola. Impara tutto dagli anziani. Oltre ad accompagnare i gruppifolk, anima le piazze nelle più importanti feste e sagre paesane: è il “suonatore per tutto il paese”. Numerosi i premi vinti in tanti anni di attività: tre edizioni del festival del Redentore a Nuoro in accompagnamento a diversi gruppi, quattro edizioni del festival di Gorizia e altri ancora. Suona in gran parte dell’Europa e diventa maestro di Danza Sarda. A Irgoli crea il primo festival di Organetto in Sardegna. Viene insignito a Nuoro del titolo di maestro del Folklore. Ha una grande collezione di organetti e ha collaborato con Luigi Lai, Paolo Fresu, Tenore de Bitti, Elena Ledda, Enzo Favata.
Pierpaolo Vacca è nato a Ovodda in provincia di Nuoro. Allievo del maestro Peppino Deiana, debutta giovanissimo nelle piazze dell’isola, in rassegne, sagre e processioni. Nel 2004 entra a far parte del gruppo folkloristico Ovoddese Oleri, che accompagna tuttora. Nel 2011 fonda i Folkaos, gruppo combat folk con cui si esibisce in varie piazze e festival della Sardegna. Con la collaborazione dell’Associazione “Lobas” frequenta vari festival di bal folk in giro per l’Italia, e non solo. Dal 2014, insieme al chitarrista e cantante Giuseppe Muggianu, porta avanti il progetto “In giro per canzoni”, spettacolo dedicato ai cantautori italiani. Dal 2018 presenta uno spettacolo in solo, progetto in cui la musica tradizionale sarda viene approcciata con uno stile personale caratterizzato dall’uso di effettistica elettronica. Nel giugno 2019, partecipa al progetto Music@Work ideato e sviluppato dall’associazione Cherimus. Da una breve permanenza a Dakar nasce la formazione e la registrazione dell’album del gruppo Sardo-Senegalese “Gegò Yegó”, formazione composta da Massimo Congiu, Francesco Medda (Arrogalla), Pape Ndiaye, Pape Ndiop e Kalsoum. Progetto che miscela la tradizione della Sardegna alle musiche e ai ritmi della tradizione Senegalese. Nell’ ottobre 2021 viene coinvolto da Paolo Fresu nel progetto teatrale prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, “Tango Macondo”, con regia di Giorgio Gallione, e da cui nasce un album chiamato appunto “Tango Macondo”, registrato per la TUK music, assieme a Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura. Attualmente sta lavorando al suo primo album da solista che avrà prossima uscita a luglio 2023 sempre per la TUK.
nella foto Mariantonietta Bosu