Il consigliere regionale Franco Mula ha lasciato l’incarico di capogruppo del Partito Sardo d’Azione. E’ un segnale chiaro, di rottura, contro l’attuale presidente del Consiglio Regionale Christian Solinas, ora in forte difficoltà per quest’ultima tegola che ci si è abbattuta contro.
“È stato assurdo – ha affermato – dare la delega all’assessore Carlo Doria a dare l’ok al dl Calderoli sull’Autonomia differenziata senza interpellare nessuno”. E ancora: “All’ultimo vertice di maggioranza Solinas non mi ha invitato, invece ci sono sempre stato in quelle occasioni. Se ha deciso così significa che non ho più la sua fiducia, ne prendo atto
Si ipotizza persino che l’attuale legislatura non possa arrivare a scadenza naturale ma che possa essere travolta da una crisi che ormai avanza inarrestabile. Quella di Franco Mula è solamente la punta di un iceberg che riguarda il partito sardo d’azione, dato in grande fermento ultimamente.
L’uscita di scena di Franco Mula ha provocato come intuibile una ridda di voci e di fatto certifica che all’interno della maggioranza di centro destra c’è malessere, insofferenza. Il suo pensiero Mula lo fa viaggiare attraverso un post sul suo profilo Facebook.: “quando la speranza, un sogno, una convinzione, un’illusione, ci fa imboccare la strada sbagliata, subentra la delusione a indicare la giusta direzione”.
Un messaggio inequivocabili e i maliziosi, sostengono, che forse il capogruppo si sia messo di lato, ma non abbia lasciato il suo partito, sostenendo che Mula potrebbe aver cominciato un percorso che lo vedrebbe allontanarsi addirittura dal partito stesso.
Non si commenta ancora nel centrodestra, si preferisce tacere, nessuno fra fratelli d’Italia, Forza Italia Riformatori e UDC commenta.
Piero Comandini il neo segretario regionale del PD che invece commenta: le dimissioni di Mula capogruppo del partito Stato d’azione, rappresentano la punta di un iceberg del malessere che esiste all’interno della maggioranza sardo leghista e di una deriva del fallimento politico programmatico del centrodestra, dove solo le lezioni possono e dovranno riportare un governo serio di prospettiva per i sardi e la Sardegna.
Che ci possa essere diversità di vedute sull’autonomia differenziata, sottoscritta a Roma per conto dei sardi dall’assessore Carlo Doria? Intuibile, ma non se ne parla. Quel che è certo è che questo grande tema che sta interessando la Sardegna tutta e acceso un grande dibattito, ha creato non poche divisioni posto che il consiglio regionale di fatto è stato esautorato del suo ruolo, non se ne è parlato.
