“Le scrivo in nome e per conto de “IL LABIRINTO “Associazione per la Tutela della Salute Mentale di Alghero. L’Associazione è formata da familiari, che vivono tra le mura domestiche, in solitudine, il dramma della sofferenza mentale. Non è la prima volta che l’Associazione si rivolge alle Istituzioni, compresi i suoi predecessori, con la speranza di vedere cambiare le cose, e così non è stato.
Ben vengano sale operatorie robotiche, reparti ortopedici dedicati a chi fa sport, ma noi abbiamo bisogno di qualcuno che abbia il coraggio di metter in atto la riforma psichiatrica, come dettato dalla LG.180 \78 (Lg Basaglia) che forse non tutti conoscono e, anche seguire le norme del Piano Sanitario Regionale del 2005 forse obsoleto, ma che presta attenzione ai servizi da offrire ai sofferenti mentali.
Ci mostriamo affranti, sconvolti quando il folle =malato, che soffre del male di vivere, finisce sulla cronaca nera perché responsabile di atti criminosi.
Forse aveva bisogno di aiuto. Sono persone.
Ma a nessuno viene in mente che tutto questo avviene per la grave mancanza di assistenza? Della mancanza di servizi sul territorio? Parliamo di salute mentale…. Ad Alghero abbiamo il centro di Salute Mentale (CSM) come prevede il piano sanitario, che oltre l’assistenza farmacologica e psicologica ,include l’attuazione di progetti per l’abitare assistito, l’inserimento lavorativo per consentire a chi soffre di disagio psichico di acquisire dignità e autonomia. Sino a circa un anno fà, gli utenti potevano usufruire de i laboratori del Centro diurno ,afferente al centro di Salute Mentale, dove seguiti dagli educatori si svolgevano attività riabilitative, di aggregazione e socialità. -Non comprendiamo chi, e perché, ha provveduto alla chiusura del Centro togliendo agli utenti e anche alle famiglie un luogo dove insieme per un po’ sentirsi persone normali non disabili. Nonostante l’abnegazione degli operatori sanitari e infermieristici, che pur sottodimensionati come personale, operano presso il CSM, non si può non evidenziare le difficoltà che vivono soprattutto gli utenti e le famiglie. Il CSM, offre il servizio ad oltre 600 utenti su tutto il territorio ed evidente che di più non si può chiedere se non si interviene con risorse umane e finanziarie. Perciò ci rivolgiamo a chi ha il dovere civile, morale, e istituzionale, perché si ponga rimedio ad una situazione non più tollerabile, e che non fa onore a nessuno”.
Per “il labirinto”via Sassari n°78 Alghero.
Il presidente Elisabetta Boglioli
Per l’Associazione “ORA NOI” Sassari
Il presidente Mario Assanti