Domenica 27 Aprile, aggiornato alle 10:48

La classe arbitrale deve rispettare il lavoro e i sacrifici della Futsal Alghero. Il rammarico della dirigenza dopo l’ultima disavventura

La classe arbitrale deve rispettare il lavoro e i sacrifici della Futsal Alghero. Il rammarico della dirigenza dopo l’ultima disavventura

La Futsal Alghero la quadra di calcio a 5 di Alghero protagonista di un campionato strepitoso al primo posto , ora, della classifica di serie C, è seriamente preoccupata. Affida a una nota stampa tutta la sua amarezza, per quello che suo dire è capitato nell’ultima trasferta, solo l’ultima di una serie di disavventure, che suo malgrado la stanno coinvolgendo, e danneggiando aggiungiamo noi, per la gestione di arbitraggi in campo davvero al limite della sopportazione.

E’ bene che si sappia che la Futsal Alghero del Presidente Columbano, non è una meteora, è una delle più solide realtà sportive del settore che ha in mente un progetto da realizzare.  Nello sport, è risaputo che chi vince è l’avversario da battere, e ci sta, ma non necessariamente l’avversario da abbattere. Il confronto e le sfide si devono contenere dentro il perimetro della regolarità e del confronto  tecnico, se si sposta tutto sul piano fisico, la contesa sportiva va  farsi benedire perché a vincere sarà sempre la cattiveria condita  di cinismo. Ma questo non è sport, non è confronto, e soprattutto questo non vuole la Futsal Alghero. La squadra messa in piedi dalla società Algherese è stata disegnata con cura, un puzzle che ha equilibri, che non possono essere rotti, ad esempio, perché l’avversario irruento, procura una frattura di due costole a un giocatore tecnicamente eccelso, bandiera da anni della squadra di Alghero. E le tensioni vissute a bordo campo e in tribuna, non sono nel DNA di giocatori e dirigenti, che ora vagliano persino la posizione di loro tesserati rei di essere stati incapaci di controllarsi, caduti nella trappola della provocazione reagendo istintivamente senza ratio. La Futsal Alghero non vuole regali, non chiede agevolazioni, vuole solo essere  protetta da chi non vuole il confronto in campo sul piano tecnico tattico, e chiede che chi chiamato a dirigere una gara, l’arbitro, abbia contezza che questo sport, fatto di tecnica e abilità, dev’essere protetto. E se la protezione  è chiedere di essere tutelati da chi cerca il contatto a dismisura, dove l’agonismo travalica le regole, e chi le deve far rispettare vacilla anch’esso, allora è certo che la Futsal Alghero chiede protezione.

E allora ha un senso e si capisce,  la nota stampa ufficiale diramata dalla società del Presidente Columbano che di seguito vi riportiamo in maniera integrale:

 

“Dopo quello che è successo nelle ultime partite della Futsal Alghero è giusto fermarsi a riflettere.
Partendo da un fattore principale, che nelle ultime due stagioni è stato una costante: essere nelle prime due posizioni della Coppa disciplina, indice non di certo di una squadra che fa della sua abilità principale nè il contatto fisico tantomeno abituata a protestare e lamentarsi in maniera vigorosa o irrispettosa.
Siamo costretti a notare invece nelle ultime partite da parte della classe arbitrale poca attenzione e dialogo che spesso va a scaturire in una gestione dell’incontro poco sereno, andando così a creare inutili tensioni. Solo nell’ultima gara abbiamo ricevuto in maniera alquanto discutibile 3 espulsioni, ammonizioni a giocatori in diffida, e allo staff tecnico che come dimostrano le riprese ci limitiamo a catalogarle in “frettolose”. Non allo stesso tempo però capaci di sanzionare con una punizione uno scontro di gioco che ha visto il nostro capitano rimetterci con due costole fratturate.
Pur avendo vinto, ne usciamo penalizzati per una condotta arbitrale nella gestione della partita totalmente sbagliata, purtroppo l’ennesima nelle ultime settimane. Una conduzione della gara peraltro che ha più volte riscaldato gli animi sugli spalti. In questo caso specifico, la situazione non è degenerata solo grazie all’intervento dei dirigenti di Ussana e Alghero.
Siamo abituati a guardare principalmente in casa nostra e, nonostante tutto, per i nostri tesserati che hanno avuto un comportamento non idoneo prenderemo dei provvedimenti.
Tuttavia è nostra premura che l’unico giudice supremo sia il campo per noi e per tutte le altre società del campionato che fanno enormi sacrifici per poter condurre in porto la stagione sportiva.
C’è un lavoro settimanale importante che chiediamo sia tutelato e rispettato, facendo in modo che non venga persa la credibilità in quello che la società sta facendo”, chiude la nota della società di Alghero.


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